18 maggio 2025, Cronache, Salone del Libro 2025

Crescere attraverso i legami


Lucia Alescio, Petra Orecchia

Liceo Classico Vittorio Alfieri - Torino

“Crescere: ha ancora senso mettersi insieme?” è una domanda che i giovani si pongono frequentemente nella quotidianità che vivono; nella Sala Rossa del Salone del Libro 2025, Matteo Lancini, Viola Ardone e Maura Gancitano hanno provato a darvi una risposta. In una società all’interno della quale l’individualismo assume sempre di più un ruolo rilevante, il concetto di comunità viene sempre meno perché soffocato da un’eccessiva competizione che si genera tra individui indirizzati ad avere le medesime possibilità. Un tale meccanismo compromette l’occasione di condividere esperienze di crescita con gli altri e di instaurare relazioni profonde, un elemento irrinunciabile nelle nostre vite. Proprio questo aspetto è reso difficoltoso dalla concezione diffusasi nel mondo di oggi secondo la quale ognuno deve trarre il maggiore vantaggio possibile da qualunque situazione. E’ così che questi rapporti diventano pericolosi e lo scambio di opinioni, sentimenti e pensieri, che normalmente costituisce un’opportunità di crescita, si trasforma in un’occasione di prevaricazione e controllo dell’altro. A fronte di tutto ciò, risulta spontaneo chiedersi se abbia ancora un senso intrattenere legami. L’ambiente principale nel quale si costruiscono queste relazioni è quello scolastico, che dovrebbe affrontare tramite corsi adeguati temi come l’educazione sessuale e sentimentale per informare e dare ai ragazzi gli strumenti per comprendere come comportarsi. Tuttavia questo prevede che anche gli adulti siano disposti a fare i conti con i propri sentimenti e decostruire quelle barriere che hanno elevato nel corso degli anni per schermare la propria vulnerabilità. In fondo, i problemi della nostra società non sono solamente dei fardelli da appoggiare sulle spalle delle generazioni future perché loro vi pongano una fine, ma degli “irrisolti” per i quali le vecchie generazioni devono riconoscere la propria responsabilità.

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