Due ragazze, due lotte, due libri,
Anna Mallamo e Beatrice Salvioni con Col buio me la vedo io e La Malacarne due romanzi pubblicati da Einaudi e accomunati da storie simili, storie di ribellione. Il primo, definito romanzo di trasformazione dall’autrice Anna Mallamo, scrittrice e giornalista nata a Reggio Calabria, racconta la storia di Lucia. La giovane protagonista, una ragazza sedicenne di Reggio Calabria, studentessa del liceo classico, nel 1981 sequestra un suo compagno di classe, figlio di un boss della ndrangheta, attirato in cantina dalla protagonista grazie suo corpo di “femmena”. Questa storia è frutto di un folle desiderio passato della scrittrice che sognava di sequestrare un boss. Inoltre anche la scelta dell’epoca è significativa, Mallamo infatti ambienta la vicenda in una Calabria che le ricorda la sua infanzia, una regione in cui le donne erano i “centauri” della novità, che a lungo avevano lottato per poter studiare ed essere meno succubi degli uomini. Queste stesse però, come ci racconta Anna, rievocando ricordi familiari, nonostante fossero molto forti e carismatiche, si piegavano immediatamente ai voleri degli uomini.
Il secondo Romanzo “La Malacarne”, scritto da Beatrice Salvioni, è ambientato nel 1940 a Monza e narra di due ragazze inseparabili, ribelli e tormentate. Da quattro anni, Francesca non sa più nulla di Maddalena, la sua amica, che è stata rinchiusa in manicomio e non ha mai risposto alle lettere che le aveva inviato. Francesca crede che Maddalena sia stata distante per risentimento nei suoi confronti. Quando poi Maddalena torna, si finge quella di sempre, ma Francesca nota che non è più tutto come prima.
L’ autrice dedica la storia a chi resta indocile, chi non sta negli argini, parlandoci della resistenza e del coraggio delle donne.
