“Sono passati ottant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, dalla caduta della Monarchia e dalla Liberazione dell’Italia dal fascismo”. Oggi siamo qui con Bruno Maida, Francesca Avanzini, Mauro Raimondi e Marco Erba che ci presentano i loro libri.
“Se mi prendi per mano”(Maida, Giralangolo) narra l’avventura tra papà Vittorio e suo figlio Alberto, entrambi ebrei che, con la promulgazione delle leggi razziali, sono costretti a fuggire. Per il piccolo Alberto è arrivato il momento di disobbedire a tutto ciò che ha appreso nella scuola fascista. Scappando, impareranno a capire che l’unico modo per salvarsi è conoscersi meglio e “prendersi per mano”.
In “Non lontano da qui”(Avanzini, Lapis), il protagonista Mino deve affrontare un compito arduo assegnatogli dalla professoressa Saracchi: fare una passeggiata per le vie del quartiere e scoprire una storia che aspetta di essere raccontata. Attraverso questa ricerca, Mino si addentra nel mondo di quel periodo, instaurando un rapporto di amicizia con Leandro e Luce. Grazie a loro conosce la storia di Salvatore Principato, antifascista, fucilato il 10 Agosto 1944 insieme ad altri quattordici partigiani.
“Amore nero”(Erba e Raimondi, Rizzoli) racconta la storia di Mas che abbraccia gli ideali del fascismo e del Duce, pensando che servano a renderlo un “duro”. Presto si renderà conto delle conseguenze provocate dal regime poiché, grazie a suo zio, capirà che il fascismo causa solo dolore e sofferenza.
Gli autori hanno concluso l’incontro con una riflessione finale: “Il fascismo è quando ti rifiuti di aiutare un’altra persona in pericolo”.