Il gioco del potere è il titolo del libro pubblicato da Mondadori nel 2025 di Jacopo e Federico Rampini, di cui oggi, 15 maggio, si è tenuta la presentazione. Il romanzo, ambientato nel 2027 in un futuro distopico, parla di un duplice gioco di potere: uno familiare e uno per il dominio tecnologico tra le due più grandi potenze mondiali, Stati Uniti e Cina.
L’idea di scrivere questo romanzo nasce dal figlio Jacopo, che ha raccontato di aver quasi dovuto convincere il padre Federico, famoso giornalista, ad aiutarlo a ricostruire nel migliore dei modi il contesto geopolitico.
Nel romanzo, la crisi ereditaria della NaviTech, azienda leader nella produzione di microchip avanzati, fa emergere il conflitto tra Ottavio De Luca e il figlio Greg, non ritenuto abbastanza responsabile per prendere le redini dell’azienda. Questo rapporto complicato, in cui si immedesimano i due autori, ha permesso, come detto dallo stesso Jacopo, che ha definito la stesura di questo romanzo come una seduta di psicoanalisi, di dire al padre tutto quello che non era mai riuscito a dire.
Invece la difficoltà più grande per Federico è stata la scrittura di un romanzo anziché di un saggio. Sì, una sfida, ma anche una libertà, dice Rampini, che ha dovuto immaginare per la prima volta, essendo da sempre abituato a guardare il passato per comprendere il presente, un futuro non così lontano.
L’intervista, durata più o meno un’ora, ha fornito anche spunti su temi d’attualità come la morte del sogno americano.