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“Il corpo” di Stephen King è un romanzo ambientato in un contesto sociale povero e narra la storia di quattro ragazzi chiamati Gordon, Chris, Vern e Teddy, che un giorno decidono di partire alla scoperta del cadavere di un loro coetaneo, Ray Brower, uscito di casa alla ricerca di mirtilli e mai più tornato perché investito da un treno.
Nel romanzo risaltano vari temi, come l’amicizia, la povertà e i rapporti familiari. I personaggi del racconto provengono da famiglie disagiate e da classi sociali medio-basse, con padri alcolizzati e violenti e con madri che si disinteressano ai propri figli; questi, però, non sempre rispecchiano il carattere dei loro genitori. Chris, ad esempio, ha un padre ubriaco che lo ha maltrattato più volte, ma, nonostante questo, non imita i comportamenti sbagliati dei suoi famigliari, infatti vuole liberarsi dalle maldicenze. Teddy invece indossa un apparecchio acustico poiché il padre gli aveva bruciato le orecchie spingendolo contro uno dei fornelli in ghisa della cucina. In questa maniera, è possibile osservare come i ragazzi hanno vissuto la loro infanzia, che è stata segnata dalle loro famiglie e dall’assenza dei genitori, poco interessati a loro.
Ciascuno dei ragazzi ha la propria personalità e il proprio modo di vivere: questi fattori influenzeranno il loro futuro. Vern, ragazzo semplice e poco intelligente, teme i bulli e si sottomette a loro; Teddy viene descritto come pazzo e sempre alla ricerca di attività pericolose; Chris è stanco dei pettegolezzi che si diffondono su di lui e sulla sua famiglia e vuole sbarazzarsene; Gordie invece è stato sempre la seconda scelta dei suoi genitori, che non lo hanno mai amato come invece hanno fatto con Dennis, il fratello morto.
Il narratore, Gordie, racconta anche del futuro dei ragazzi dopo la vicenda del romanzo: Chris studierà legge, ma al secondo anno morirà nel tentativo di fermare una rissa, facendo così emergere il suo carattere integerrimo. Il ragazzo infatti è guidato da un codice etico profondo, che non gli permette di restare a guardare di fronte a un’ingiustizia e per questo sceglie di esporsi. Quest’atto di coraggio mostra il suo cambiamento da un ragazzo che si sente sbagliato a un uomo che non esita a sacrificarsi per la giustizia sociale. Gordie diventerà scrittore; Teddy e Vern, invece, si allontaneranno dal gruppo: il primo morirà ubriaco andandosi a schiantare con la sua auto, l’altro invece morirà in un incendio a casa sua, probabilmente dopo una festa molto alcolica. Nel racconto si nota come lo studio sia l’unica vera occasione per cambiare vita: Chris e Gordie, grazie alla scuola, riescono a costruirsi un futuro diverso, mentre Teddy e Vern, che non studiano, continuano con la loro vita di prima e muoiono in circostanze che avrebbero potuto evitare se avessero cercato di uscire da quel piccolo mondo chiuso e povero da cui provengono. Oltre alle famiglie, l’autore descrive anche il contesto sociale in cui i quattro ragazzi vivono: sono poveri e non sono seguiti dai loro genitori, infatti cercano di compiere un atto eroico nonostante la pericolosità del percorso da affrontare per riscattarsi dalla loro vita disagiata.
La povertà può essere economica, dovuta a mancanza di denaro, istruzione, salute, ma può essere anche affettiva ed emotiva, come si vede nel caso di Gordie, che vorrebbe ricevere amore dai suoi genitori, mentre questi sono meno attenti a lui dopo la morte del fratello Dennis, il figlio preferito dalla coppia; per questo Gordie non riceve più considerazione, soprattutto dal padre, vittima di una depressione. È possibile applicare lo stesso discorso anche agli altri ragazzi che, data l’assenza di una figura materna e di una paterna, sono cresciuti facendosi carico di una sofferenza enorme.
Stephen King è un autore molto sensibile ai temi della povertà e del disagio sociale, infatti spesso le sue storie si sviluppano sullo sfondo di ambienti sociali svantaggiati. Lui stesso è nato in un contesto povero: quando era piccolo, il padre se ne andò da casa e non fece più ritorno, lasciando la famiglia in una pessima condizione economica. Il ragazzo e la madre iniziarono a spostarsi da un luogo all’altro e la donna si impegnò in vari lavori per sostenere la famiglia. L’autore stesso dirà in seguito: “Non abbiamo mai avuto un’automobile, ma non abbiamo mai saltato un pasto”.
E’ un fatto indiscutibile che il disagio sociale esiste, e i ragazzi del romanzo sono vittime che non hanno colpe poiché sono stati abituati a vivere in un certo modo, che poi ha influenzato la loro crescita. Solo la volontà di riscatto e gli studi potranno dare loro una possibilità di cambiamento per scegliere un’altra strada e dare inizio a un nuovo capitolo della loro vita nel miglior modo possibile.