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“Il corpo” di Stephen King è un intenso romanzo di formazione che coinvolge il lettore sin dalle prime pagine. In questo libro si narra la storia di quattro ragazzi che abitano in una tranquilla città di provincia e spinti dalla curiosità e dal desiderio di sembrare più grandi, decidono di andare a cercare il cadavere di un loro coetaneo scomparso da poco nelle loro vicinanze. Da quel momento inizia un’avventura che diventa un percorso di crescita, ricco di esperienze significative, segnato dall’amicizia e dalle difficoltà tipiche dell’adolescenza.
Quello che mi ha colpito di più è il realismo con cui è stato scritto. I personaggi parlano in modo diretto, spesso utilizzano parole volgari, sottolineando il linguaggio scurrile ed è proprio questo che li rende veri. Sembrano veramente dei ragazzi che vogliono sentirsi grandi, forti, indipendenti e adulti.
Anche se la storia è ambientata in un contesto sociale molto diverso da quello in cui vivo io, caratterizzato da famiglie segnate da difficoltà come l’alcolismo o la violenza, sono riuscito a sentirmi partecipe della narrazione, proprio perché è tutto raccontato con grande schiettezza.
“Il corpo” tratta dei temi molto profondi e suscita molti spunti di riflessione come la perdita di un proprio caro, le prime esperienze che ti rendono un uomo.
Un altro aspetto che ho apprezzato molto sono i rapporti con i personaggi. I legami che uniscono i quattro amici sono profondi e autentici e durano per tutta la vita, anche se alla fine del racconto le loro strade si separeranno. In particolare mi ha toccato il rapporto di amicizia tra Gordie e Chris, che è basato sulla fiducia e Chris riesce a far vedere il talento e la sensibilità di Gordie anche quando lui non crede in sé stesso.
La scena che mi è rimasta più impressa è quella in cui i ragazzi si trovano su un ponte ferroviario, senza altre vie di fuga, e sono costretti a correre per salvarsi quando sentono arrivare il treno dietro di loro. É scritta così bene che sembra di essere lì con loro, condividendo l’ansia e l’estrema tensione del momento. In quell’istante si capisce quanto la loro avventura sia spaventosa e pericolosa.
In conclusione “Il corpo” mi è piaciuto molto come lettura, grazie a una trama avvincente grandi momenti di tensione e a spunti di riflessione sulla vita adolescenziale, fatta di nuove esperienze che ti formano e di famiglie in difficoltà, il tutto accompagnato da una straordinaria capacità nell’uso del linguaggio.