Il corpo 2025, Laboratorio, Un libro tante scuole

Il corpo – Stephen King


Gli alunni della 3B

Liceo Saffo - Roseto degli Abruzzi

Nome Scuola

Liceo Saffo

Città Scuola

Roseto degli Abruzzi

L’idea di partenza è semplice: «Ragazzi, volete andare a vedere un cadavere?»

Il risultato finale è, forse, la miglior storia di formazione mai scritta: Il corpo (1982), di Stephen King è avventura, dire parolacce quando i genitori non sentono, provare a fumare solo per poter dire di averlo fatto, affrontare i bulli; ma soprattutto…è una storia di amicizia, perché, alla fine…

“Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a dodici anni. Gesù, ma chi li ha?”

Questa frase racchiude l’essenza di “Il corpo” di Stephen King: Non è un horror classico, come ci si aspetterebbe da lui, ma un racconto che parla di crescita, amicizia e di quella linea sottile tra infanzia e adolescenza che viene oltrepassata nel corso della vicenda.

Lo stile è una testimonianza della maestria narrativa e della versatilità dell’autore che è King: è infatti intimo, malinconico e profondamente realistico. Il linguaggio è semplice e diretto, fedele al modo di parlare e pensare dei dodicenni, ma al tempo stesso è attraversato da riflessioni mature, che aggiungono profondità emotiva. I dialoghi sono veri, spesso crudi o ironici, e mostrano l’autenticità dell’età pre-adolescenziale.
King alterna momenti di azione e avventura a pause introspettive, in cui esplora la solitudine, il dolore, la memoria, la perdita e l’amore.
La trama è essenziale ed indimenticabile, capace di trasportare lettori di ogni età nel nostalgico scenario dell’estate degli anni ‘60: — Gordie, Chris, Teddy e Vern — partono per cercare il corpo di un loro coetaneo scomparso attraverso un lungo cammino sui binari.
Ciò che trovano, però, è molto più di un cadavere: scoprono se stessi, i propri limiti, il valore dell’amicizia e la crudeltà del mondo adulto che li aspetta.
Per essere un libro breve c’è un’enorme profondità nello sviluppo dei personaggi poiché di ognuno si possono cogliere le più infime sfumature caratteriali e le loro personalità uniche, inserite all’interno di contesti familiari spesso spiacevoli: è facile per il lettore creare con loro un profondo legame e immedesimarsi nelle loro storie.

Un libro che nasconde tracce di autobiografia di King, attraverso un flashback del personaggio Gordon Lachance, scrittore che, da adulto, ripercorre la sua indimenticabile estate in prima persona; ma è anche la biografia del lettore, che torna a sentire i colori e le sensazioni di quell’età, seppure in luoghi ed epoche diverse, quando la vita era vera ribellione, caos pre-adolescenziale, prima di giungere alla fine della strada e guardarsi indietro con nostalgia.
La ricerca del corpo, per loro è soprattutto un tentativo di rivalsa, per dimostrare ai grandi le loro capacità; è un disperato richiamo di attenzione nei confronti dei loro genitori disinteressati e, talvolta, violenti che infliggono colpi più profondi delle botte proprio con la loro indifferenza. Partendo da ciò lo scrittore intesse la sua critica a una generazione di genitori che ignora i propri figli, i quali non sembrano ricevere un minimo di considerazione neanche al termine di un’avventura tale.

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