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“Il corpo” è un racconto scritto da Stephen King e pubblicato nel 1982 nella raccolta Stagioni diverse. A differenza di molti altri suoi libri horror, di fantascienza e gialli, questa storia è realistica e si concentra sulla crescita, sull’amicizia e sull’adolescenza.
La storia è ambientata in America, negli anni ’60, dove quattro ragazzi – Gordie, Chris, Teddy e Vern – decidono di avventurarsi insieme per trovare il corpo di un ragazzo scomparso. Anche se all’inizio sembra solo un’avventura, il viaggio diventa un momento importante in cui i ragazzi si confrontano con se stessi, con i problemi familiari e con la paura di diventare grandi.
Il racconto è narrato da Gordie, che ormai è un uomo adulto e scrittore, ma ripensa a quell’estate che gli ha cambiato la vita. Questo fa capire al lettore che a volte ci sono esperienze dell’infanzia che restano impresse per sempre nella propria mente.
I personaggi sono tutti diversi tra loro, ma uniti da un legame forte. Hanno famiglie difficili, si sentono spesso soli e non sempre capiti dagli adulti. Insieme, però, riescono a trovare forza e conforto.
Uno degli aspetti più belli del racconto è proprio l’amicizia tra i quattro protagonisti. Stephen King riesce a raccontare bene i sentimenti e i pensieri dei ragazzi, facendo riflettere su quanto sia importante avere qualcuno accanto durante la crescita come l’amicizia dei quattro ragazzi a cui si aggrappano. I temi trattati sono ancora molto attuali: la paura di crescere, i cambiamenti, l’amicizia che si evolve con il tempo.
Personalmente, ho trovato Il Corpo un racconto toccante e vero. Mi ha fatto pensare a quanto certi momenti dell’adolescenza possano lasciare un segno indelebile e a quanto siano importanti gli amici in questa fase della vita.
È un racconto che coinvolge innanzitutto i ragazzi, ma riesce a toccare anche gli adulti, non solo come spunto di riflessione sul proprio ruolo di genitori, ma anche perché permette loro di ritrovarsi in certi ricordi o emozioni del proprio passato.