Nome Scuola
Città Scuola
Nel romanzo “Il corpo” di Stephen King, la casa sull’albero è un luogo importante sia a livello pratico che simbolico. È innanzitutto un rifugio fisico per i protagonisti, uno spazio nascosto e isolato, un luogo di libertà e di spensieratezza, lontano dagli occhi degli adulti e dalle difficoltà quotidiane. È uno spazio protetto dove i ragazzi possono essere se stessi, raccontarsi storie, riflettere sulle loro esperienze e sentirsi al sicuro. Dal punto di vista simbolico, la casa sull’albero rappresenta anche la fase dell’infanzia che sta per essere lasciata alle spalle. Diventa, infatti, anche uno spazio di riflessione in cui i ragazzi parlano delle loro paure e dei loro sogni, ma anche delle realtà più dure della vita. Inoltre, la casa sull’albero è anche il punto di partenza dell’avventura che i ragazzi intraprendono per andare alla ricerca del loro coetaneo morto: una esperienza che renderà il loro legame ancora più saldo e profondo. Credo che ogni gruppo di amici, anche nella realtà, abbia la sua “casa sull’albero”. Tutti noi ragazzi sentiamo il bisogno di luoghi di incontro dove poter socializzare, condividere esperienze, trovare un senso di appartenenza e, allo stesso tempo, costruire e rafforzare legami di amicizia. Luoghi in cui riusciamo a esprimerci liberamente senza la paura di essere giudicati, in cui non sentiamo le pressioni quotidiane, come lo studio o le aspettative degli adulti. Sappiamo anche che questi luoghi non esisteranno per sempre, ma di certo faranno sempre parte dei nostri più cari ricordi.