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Il libro parla della storia di quattro ragazzi di 12/13 anni che vanno alla ricerca del corpo di un ragazzo morto.
Questo evento segnerà drasticamente la loro vita, con delle avventure incredibili durante il viaggio fino al ritrovamento del corpo: i ragazzi, nel racconto, passano dal pensare che alcune cose siano da “femminucce”, a confessarsi tra di loro segreti che non pensavano sarebbero usciti mai dalle loro bocche.
Questo indica il cambiamento da ragazzo ad adulto.
Nel libro ci viene raccontata la storia, il carattere e la situazione familiare di ognuno dei quattro ragazzi.
Per esempio, Chris, nonostante abbia un padre violento e alcolizzato, con fratelli maggiori criminali e una madre probabilmente assente, è un’altra persona da come ci si può immaginare: gentile, coraggioso, sempre pronto a mettere gli altri prima di tutto, sfortunatamente questo sarà il motivo della sua morte, infatti nel tentativo di fermare una rissa in un locale sarà accoltellato.
Nel libro viene affrontato il tema dell’adolescenza, dove viene mostrata la difficoltà e la paura di diventare adulti; un altro tema è l’amicizia, che ci viene mostrata tramite la vicinanza tra i ragazzi.
Questo libro mi ha davvero stupito, perché da un semplice racconto su quattro amici, sono collegati così tanti significati.
Anche se Stephen King è conosciuto per i suoi libri su racconti horror come ad esempio It e Shining, con un libro di avventura non si sbaglia mai, infatti all’inizio anch’io ero scettico sul leggere il libro ma dopo avere finito il primo capitolo mi ha preso completamente.
Gli ultimi capitoli sono l’unica cosa che non mi ha interessato, poiché parlano solo del futuro dei ragazzi e di quello che è successo.
È un libro che consiglierei? Onestamente dipende dai gusti personali, ma se ti piace l’avventura con un apparente disimpegno, allora fa al caso tuo.
