Nome Scuola
Città Scuola
Il racconto “Il Corpo” di Stephen King è un vero capolavoro della narrativa e riguarda l’avventura di quattro ragazzini di Castel Rock in Oregon: Gordie (scrittore della storia quando diventerà adulto), Chris, Teddy e Vern, che partono all’avventura mettendosi in cammino lungo i binari della ferrovia alla ricerca del corpo di un loro coetaneo scomparso da qualche giorno.
Ogni ragazzo ha la propria personalità e caratteristiche uniche, tutti giocano a fare i “duri”, ma dietro questa facciata si nascondono le tipiche fragilità della loro età.
Il racconto è emozionante e fa sentire in prima persona tutta una serie di emozioni che caratterizzano l’adolescenza. Un tuffo in un turbinio di sentimenti: amicizia, paure, speranze, fragilità, dubbi, vivere il cambiamento in un continuo divenire. Il viaggio-avventura dei quattro amici li porterà infatti a scontrarsi con le loro più grandi paure, quasi già rassegnati ad un futuro da disadattati, perché cresciuti in un contesto sociale dove gli adulti faticano a sopravvivere e di dedicano ad alcol e violenze.
L’autore pone quindi l’accento in particolare sulla paura che ognuno di noi può provare anche nel quotidiano, ma ciò che si scoprirà essere più forte di tutte le paure è il sentimento dell’Amicizia. Mi ha colpito molto la scena nella quale i quattro amici di radunano nel bosco e accendono insieme il fuoco preparando degli spiedini che gusteranno tra una chiacchiera e l’altra, accendendosi poi una sigaretta, per fare i grandi, raccontandosi le più disparate avventure. Mi è sembrata una bella scena di condivisione e serenità. Il racconto insegna infatti che i veri amici sono presenti uno per l’altro e restano accanto nei momenti più semplici e in quelli difficili, nei momenti di incertezza e dolore. Costruire legami di amicizia forti, sinceri e veri è una delle cose più importanti, in grado di fornirci il coraggio e la forza per affrontare qualsiasi cambiamento e aiutarci a sperare, credere e costruire un futuro migliore.
Un’altra parte che mi è rimasta nel cuore è quella in cui l’autore racconta una scena della quale è stato l’unico osservatore e che stranamente non condividerà con gli altri componenti del gruppo, reputandola una cosa così “pura” e talmente bella che qualsiasi parola avrebbe rischiato di diminuirne la potenza: l’incontro con una cerva che brucava lungo i binari. Lo sguardo tranquillo della cerva gli è sembrato uno sguardo puro che resterà indelebile nel suo cuore e che tornerà alla sua mente ogni qual volta la vita metterà sul suo cammino momenti di difficoltà ricordandogli la bellezza, la semplicità, il vero valore della vita. Una bellissima visione a mio avviso.
Un libro dunque ricco di scene che rimangono in mente e da leggere tutto d’un fiato, lasciandosi trasportare dal suo profondo messaggio: un viaggio nell’Amicizia Vera.