Come può un attore comico scrivere racconti satirici e sognanti?
Ce lo spiega Giacomo Poretti, che oggi giovedì 9 maggio in Sala azzurra nel padiglione 3 al Salone Internazionale del Libro di Torino ha presentato il suo ultimo libro Un allegro sconcerto della casa editrice La nave di Teseo.
Dialogando con lo scrittore e giornalista Bruno Gambarotta, Poretti ha ammesso che sin da bambino amava scrivere temi, nonostante a scuola non conseguisse risultati eccellenti. Dodici racconti dei ventinove presenti nel suo libro, definiti da lui stesso “distonie”, costituiscono un impianto drammaturgico, vista la sua grande passione per il teatro. Questo termine medico, che si riferisce a contrazioni muscolari volontarie ed involontarie, e la parola “sconcerto” costituiscono due auguri al lettore, quelli di provare tremore di fronte allo stupore della vita.
I vari racconti di Un allegro sconcerto denunciano la mancanza nel mondo contemporaneo di immaginazione e di interrogazione davanti alle avventure della vita, senza le quali viene meno la possibilità di interpretarne il mistero.
Durante l’incontro Giacomo Poretti non ha rinunciato alla comicità e all’ empatia nei confronti del pubblico, concludendo con la lettura di diversi estratti del libro, accomunati dallo stesso messaggio: Per far ridere bisogna che chi ti guarda provi simpatia per te.
https://www.youtube.com/watch?v=0VDU1EA0w1U