Il 13 settembre 2023, presso il teatro Verdi, è stata ufficialmente inaugurata la ventiquattresima edizione di Pordenonelegge, festival del libro e degli autori. Protagonista di questa serata il più celebre autore ucraino contemporaneo Andrei Kurkov, che, intervistato da Alberto Garlini, ha presentato il suo romanzo, insignito nel 2022 del premio Prix Médicis étranger, Api Grigie, portato finalmente in Italia da Keller. Questa storia segue la vicenda dell’apicoltore Sergej, abitante della regione del Donbass, la “zona grigia” che a partire dal 2014 è l’epicentro dello scontro tra soldati ucraini e separatisti filorussi. Qui Sergej conduce
un’esistenza all’insegna di una consapevole indifferenza, cercando di non sentire e non vedere nulla di quanto accade intorno a lui. Tuttavia, quando sopraggiunge la primavera, decide, accompagnato dalle sue laboriose api, di migrare verso l’Ucraina occidentale e la Crimea. Il viaggio evidenzierà tutti i mutamenti causati dalla guerra, la quale si insinua nella vita delle persone distorcendola completamente, facendo “cambiare anche il sapore del miele”.
I cambiamenti sono di fatto il fulcro dell’opera, che, focalizzandosi sui civili, racconta una fetta di umanità che, seppur distante dai campi di battaglia, vede la sua vita dilaniarsi clamorosamente; di ciò che c’era prima, infatti, rimane ben poco, poiché persino i sogni si tramutano in incubi. Kurkov, nato a Leningrado, ma politicamente ucraino, durante l’incontro tratta una tematica estremamente attuale, notando come dallo scoppio della guerra la multiculturale popolazione ucraina, a detta sua, particolarmente individualista, sia stata unita da un forte senso di appartenenza e dalla volontà di conoscere il passato della propria nazione. É indicativo, infatti, che numerosi soldati al fronte chiedano ai familiari l’invio di
testi sulla storia ucraina, proprio al fine di comprendere e scoprire i valori che stanno difendendo.
A conclusione della conferenza, Kurkov invita a informarsi sulla cultura e tradizione ucraina, ribadendo il messaggio iniziale del presidente della Repubblica Mattarella: “Questa festa del libro è anche festa della libertà, perché senza cultura la libertà perde spessore e si indebolisce”.