Durante la terza giornata del Salone del Libro abbiamo potuto assistere all’incontro tenuto da Sonia Bergamasco nella Pinacoteca Agnelli. L’attrice, leggendo alcuni capitoli del suo libro Un corpo per tutti, ha trattato argomenti per lei molto importanti, tra cui il rapporto tra il proprio corpo e lo specchio, l’immagine che ne viene riflessa e il valore del pubblico.
Riguardo al libro, ha spiegato che è nato su commissione di Ernesto Franco due anni fa, quando le chiese di scrivere un libro in forma saggistica che riuscisse ad arrivare ad un ampio pubblico di persone curiose. Durante la lettura del settimo capitolo, intitolato “Essere amati”, ha affrontato il tema dell’androgino, la primitiva forma umana che comprendeva sia i caratteri maschili sia quelli femminili, facendo riferimento al discorso di Aristofane nel Simposio di Platone.
L’autrice, avendo preso parte a molti spettacoli teatrali, in cui il pubblico ha una maggiore interazione, ha approfondito il suo rapporto con gli spettatori, parlandone anche nel capitolo intitolato “Il pubblico”.
Nei vari discorsi che ha tenuto una delle parole più frequenti è stata “gioco”, che ad esempio, se tradotta in inglese o in francese, significa anche “recitare”.
Da qualche anno sta lavorando a un progetto, basato su una riflessione sul lavoro dell’attore, sulla figura di Eleonora Duse, attrice e artista simbolo in tutto il monto tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
Siamo riuscite a intervistarla; ecco qui sotto il link del video:
