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Una cosa che ti ha colpito
Credo che sia piuttosto intrigante un libro che, oltre ad essere un testo letterario di spessore, si presta anche a guida turistica talmente sono precisi e dettagliati i riferimenti geografici e vive le immagini di Lisbona quasi fossero dipinte in una cartolina. Il viaggiatore che visita questa capitale può tranquillamente passeggiare per la città sulle orme di Pereira, facendo degli angoli descritti nel libro delle tappe di ristoro.
Un’altra cosa che ti ha colpito
Coinvolgente è l’evoluzione del rapporto tra Pereira e Monteiro Rossi, decisamente insolito vista la diversità caratteriale nonché di età tra i due personaggi. Il legame inizia come collaborazione professionale, ma pian piano diventa una vera e propria amicizia e forse anche qualcosa di più, ossia un rapporto protettivo padre-figlio. Grazie a questa relazione possiamo definire “Sostiene Pereira” un romanzo di formazione, seppure “al contrario” in cui ad evolvere è l’anziano che assorbe e si nutre della giovinezza del ragazzo per ritrovare le sue forze e i suoi ideali.
Una frase del libro da conservare
“Ho conosciuto due persone – disse Pereira – un ragazzo e una ragazza, e conoscendoli forse sono cambiato”. Pereira ammette a Don Antonio, ma soprattutto a se stesso, l’impatto fondamentale che Monteiro e Marta hanno avuto su di lui. Il tono è quello di una confessione, come se fosse un peccato conoscere nuove persone ed esserne inevitabilmente influenzato; forse perché si sente in colpa per essersi progressivamente lasciato alle spalle il passato, forse perchè ignora dove potrà portarlo questo legame con i due giovani. In ogni caso la presa di coscienza della situazione e la condivisione dello stato d’animo con padre Antonio costituiscono un’altra tappa fondamentale della sua lenta evoluzione.
Se questo libro fosse una canzone
Un pezzo che descrive bene questo libro è “Given to Fly” dei Pearl Jam, perché trovare il coraggio di opporsi ad un regime facendo “respirare” la propria coscienza ricorda la situazione del protagonista della canzone, che riesce a sottrarsi ad una società opprimente imparando a “volare”, ossia trovando l’ossigeno necessario per non rimanere soffocato nella realtà che lo circonda.
Se ti è piaciuto il libro, leggi o guarda anche
Il film “Primadonna” della regista Marta Savina. Siamo in Sicilia nel 1966: Franca Viola, dopo essere stata sequestrata e violentata da un giovane affiliato alla mafia, rifiutò il matrimonio riparatore, che all’epoca era previsto come soluzione “pacifica” per il reato di violenza sessuale, diventando un esempio per molte altre donne. In un contesto completamente diverso anche Franca Viola, così come Pereira, ha vinto la sua paura e si è ribellata a una società ingiusta e corrotta.
Credo che sia piuttosto intrigante un libro che, oltre ad essere un testo letterario di spessore, si presta anche a guida turistica talmente sono precisi e dettagliati i riferimenti geografici e vive le immagini di Lisbona quasi fossero dipinte in una cartolina