“Ciao a tutti, sono Maryam, ho ventiquattro anni e, fin da bambina, desideravo la libertà e la vita in un Paese libero. E finalmente ci sono riuscita.”
Con queste parole ricche di angoscia e speranza, Maryam Mehrzad, calciatrice afghana, dà inizio alla presentazione del podcast di Internazionale, che narra la fuga dalla città natale, Herat, dell’intervistata e di sua sorella. A dialogare con lei, in occasione del Festival Internazionale Ferrara, nella giornata di venerdì 30 settembre, sono Stefano Liberti, scrittore e giornalista, e Jonathan Zenti, autore del podcast.
La storia inizia nel 2016, quando a Stefano venne chiesto d’intervistare la squadra femminile di calcio dove giocavano Maryam e la sorella Zaynab. E’ così che nasce l’amicizia tra l’inviato e le calciatrici, relazione che permetterà alle ragazze di fuggire, nell’agosto del 2021, dall’assedio talebano. Maryam porta il pubblico all’interno della sua vita, attraverso una narrazione che ha come parole d’ordine tenacia e coraggio. Come in tutte le avversità, per superarle, deve esserci una sola costante: la determinazione. Tuttavia quest’ultima può portare a essere definiti sognatori e illusi, esattamente come capitò alla giovane donna quando tentò di fuggire dal suo Paese. Avendo fino a quel momento svolto uno sport considerato dai talebani illegale per le Donne, l’intervistata e la sorella rischiavano di essere sequestrate e, secondo il giudizio della società, meritavano di essere rimproverate e punite. Sarà grazie al giornalista che il 24 agosto 2021 la protagonista riuscirà a scappare senza perdere la speranza, percorrendo un viaggio tormentato e pericoloso.
A parlare insieme a Maryam è il silenzio del pubblico che, rimasto fino a quel momento con il fiato sospeso, scoppia in un fragoroso applauso, ancor più rumoroso e duraturo, capace di far commuovere la protagonista e di esprimere l’ammirazione e la vicinanza delle persone presenti in sala. Finalmente, nella notte del 25 agosto, la calciatrice riesce a entrare in Italia ed è in quel momento che realizza di essere sola e di non essere più padrona del proprio destino. Da quando è nel nostro Paese, Maryam non attende altro che riabbracciare sua sorella, rimasta prigioniera in Afghanistan anche a causa di un marito talebano che la violentava e la perseguitava, costringendola a nascondersi. Nel frattempo, nella primavera del 2022, Zaynab ottiene il visto per il Pakistan: sarà da questo momento che avrà origine il podcast.
Incontri come questo lasciano un senso di amarezza nei confronti di un mondo che, ancora oggi, costringe le Donne ad affrontare condizioni disumane e numerosissimi ostacoli per garantirsi un futuro libero e concreto. Il racconto delle vite di Maryam e Zaynab rappresenta, in realtà, il paradigma della condizione delle Donne afghane.