Nel tempo attuale la quantità di informazioni che il nostro cervello assimila è sicuramente molto vasta. Ma chi scrive gli articoli? Quando possiamo dire con certezza che una notizia è vera? Come facciamo, invece, a riconoscerne una falsa? Innanzitutto bisogna dire che coloro che scrivono articoli a scopo informativo sono i giornalisti, ma quali sono i loro compiti? Sicuramente Il ruolo del giornalista si è evoluto, stando al passo con i cambiamenti, ma senza dubbio possiamo affermare che il giornalista scopre, analizza e seleziona le notizie, per poi diffonderle. Egli sceglie informazioni che possano interessare al pubblico, rispettando la verità e con la maggiore accuratezza possibile. L’attività giornalistica richiede la pubblicazione di articoli, reportage ed editoriali per testate giornalistiche o agenzie di stampa. Nonostante la grande attenzione con la quale i giornalisti scelgono le informazioni di cui parlare, spesso vengono diffuse le cosiddette fake news. Il termine inglese fake news (notizie false) indica articoli scritti con l’intento di disinformare, mediante notizie inventate, ingannevoli o distorte. Le fake news non rispettano le regole e i processi adottati nei media per garantire la concordanza; eppure, riscuotono tanto successo… Perché? Tali notizie sfruttano determinate paure contando sull’emotività del lettore, tramite convinzioni condivise dalle masse. In genere i lettori leggono articoli che confermano le proprie convinzioni e respingono quelli che non lo fanno. Qui entra in gioco la polarizzazione, che si verifica quando una persona, sicura della propria opinione, continua sempre di più ad essere convinta del proprio pensiero e ha difficoltà ad avere un dialogo con chi crede il contrario. Le fake news sono sempre esistite ma perché proprio adesso se ne parla tanto? Sicuramente oggi più persone hanno accesso ad Internet, in questo modo coloro che divulgano notizie false hanno maggior probabilità di ingannare i lettori. Un primo esempio molto noto di fake news si ha nel 2016, con le elezioni di Trump come presidente degli Stati Uniti. Si pensa infatti che uno dei motivi per il quale Trump vinse quelle elezioni possa essere riconducibile all’uso di fake news. Egli, infatti, fece creare molti profili fake che diffondevano notizie false, alcune addirittura sulla sua sfidante Hilary Clinton alludendo al fatto che facesse parte di una setta satanica. Molti credettero a queste notizie e, pur preferendo inizialmente Hilary Clinton, votarono Trump. Credere alle fake news non è difficile come sembra, infatti aprendo una semplice scheda Google ognuno di noi si trova davanti a migliaia di articoli, così, magari a causa di titoli accattivanti, scambiare una notizia falsa per una vera è più facile che mai. Allora come possiamo capire se siamo stati ingannati? Innanzitutto vanno verificate le fonti: bisogna vedere chi ha pubblicato le notizie e imparare a riconoscere i siti e le testate giornalistiche serie che divulgano informazioni veritiere. Inoltre non bisogna mai limitarsi al titolo di un articolo: spesso vengono utilizzati titoli in maiuscolo esagerati, se il titolo sembra surreale probabilmente si tratta di una notizia falsa, ma si deve sempre leggere l’articolo interamente per capirne di più. Anche le immagini allegate a questi articoli possono essere indizi sull’affidabilità di un’informazione: bisogna accertarsi del fatto che le foto siano originali, non modificate e ovviamente non generate dall’intelligenza artificiale.
Nonostante il pericolo delle fake news spesso non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati ad avere persone che ci documentano sull’attualità, per questo bisogna essere sempre grati ai giornalisti per il loro duro lavoro. Loro infatti, per condividere informazioni a volte si espongono a pericoli, sono spesso in viaggio, lontani dalla propria famiglia, proprio perché credono nella verità e si impegnano affinché tutti la conoscano.