16 maggio 2025, Cronache, Salone del Libro 2025

Uccidere un fascista. Sergio Ramelli, una vita spezzata dall’odio


Giacomo Aimo, Sophie Cannatà

Liceo Classico Statale Vittorio Alfieri - Torino

Uccidere un fascista. Sergio Ramelli, una vita spezzata dall’odio (Mondadori 2025) è il titolo della nuova pubblicazione di Giuseppe Culicchia, presentato oggi al Salone Internazionale Del Libro.

Il testo narra la storia di Sergio Ramelli, un ragazzo di diciotto anni che nel 1975 venne ucciso a causa delle sue idee. Iscritto da poco al Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano, Ramelli consegnò un tema scolastico nel quale prendeva posizione di critica verso le Brigate Rosse. Il tema venne affisso nella bacheca del suo istituto, l’ITIS “Ettore Molinari” di Milano, con la scritta “questo è il tema di un fascista”. In seguito a violenze e persecuzioni, il 13 marzo 1975 venne aggredito dai militanti di Avanguardia Operaia con delle chiavi inglesi. Il giovane, riportando gravi ferite alla testa, morì dopo più di un mese di coma. 

Giuseppe Culicchia, durante la conferenza, descrive gli anni di piombo come una guerra fratricida. L’autore racconta che persone con vite parallele avevano idee opposte e, perfino all’interno della famiglia, c’era chi parteggiava per una fazione e chi per l’altra. 

Lo scrittore, poi, sottolinea come la morte di Ramelli sia stata strumentalizzata per scopi propagandistici da entrambe le parti. Le Brigate Rosse usavano la sua morte per incutere timore negli avversari, mentre i fascisti lo dipingevano come un martire.

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