Cronache, Salone del Libro 2022

Trent’anni in nome di mio fratello


Alessandro Pereno e Gabriele Tagliarini - Scuola media Peyron


“Gli uomini passano, le idee restano”.

Così Maria Falcone ricorda il fratello a trent’anni dalla sua morte, presentando al Salone del Libro, il 19 maggio, L’eredità di un giudice, suo nuovo romanzo, pubblicato da Mondadori.

Intervistata da Massimo Giannini, la professoressa racconta della vita di Giovanni dall’infanzia fino all’età adulta.

Inizia descrivendo la loro esperienza da piccoli lettori, nata tra le liti e le consolazioni di un bel libro.

Maria non definisce suo fratello un eroe, ma un bambino comune con un grande senso del dovere e della giustizia; il suo mito era Zorro, difensore degli oppressi. Inoltre è stata la loro famiglia a trasmettere questi valori e ha dato la forza a Giovanni, da adulto, di continuare a lottare nonostante le avversità.

Le parole di Maria ci hanno ricordato che non bisogna mai aver paura di lottare per un mondo più giusto, come ha fatto suo fratello.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *