In questo primo pomeriggio di Salone in Sala Azzurra un caloroso applauso accoglie l’autore Jan Brokken che, dialogando con Alessandro Zaccuri, presenta il suo nuovo libro: “La scoperta dell’Olanda” (Iperborea, 2025).
In questa nuova non fiction novel sono diverse le novità: al centro della storia non ci sono i personaggi bensì il paesaggio, e il lettore, grazie alle numerose illustrazioni, riesce a immergersi appieno nell’atmosfera del romanzo.
Al centro della narrazione ci sono il villaggio olandese di Volendam e l’albergo della cittadina gestito dalla famiglia Spaander; tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento sono diversi gli artisti, provenienti da tutto il mondo, che vi soggiornano anche per più anni.
Ad attrarli, tra le altre cose, in questa meta inusuale è la luce: il sole proiettava i suoi raggi sulle acque del mare, che in quegli anni bagnava ancora le coste di Volendam; si generavano così straordinari effetti ottici che conquistavano artisti del calibro di Kandinsky, Picasso, Matisse e Renoir.
L’eterogeneità degli artisti, che provenivano da luoghi e contesti molto diversi tra loro, provocava in alcuni casi l’accendersi di conflitti, che spesso sfociavano in vere e proprie risse all’interno dell’albergo. Questa realtà divenne pressochè quotidiana nei delicati anni della Prima Guerra Mondiale; tuttavia l’albergo rimase sempre un luogo di incontro tra culture e non venne mai meno l’importanza del dialogo e della tolleranza.
Jan Brokken in chiusura sottolinea e svela il profondo messaggio che si cela all’interno del romanzo: le storie ci danno una visione organica della vita ed è un piacere vedere che così tante migliaia di persone le apprezzano. Le storie riuniscono il mondo.