Questo pomeriggio abbiamo seguito la conferenza tenutasi nella Sala Azzurra (Padiglione 3) del Salone del Libro, alla quale presenziava Elizabeth Strout accompagnata da Marco Balzano, autore di Café Royal, Einaudi, e Susanna Basso, traduttrice italiana dell’autrice.
Il discorso verteva sulla nuova pubblicazione della Strout Lucy davanti al mare, Einaudi, abbracciando anche il tema della vita durante il Covid e il lockdown, periodo durante il quale l’autrice ha iniziato a scrivere il libro, nonché in cui lo stesso è ambientato.
Particolare attenzione è stata data, nel corso della conversazione, anche alla caratterizzazione dei personaggi, puliti e asciutti. I dialoghi estremamente realistici devono il merito all’abitudine che l’autrice ha adottato, fin da piccola e su incoraggiamento della madre, di ascoltare con attenzione e curiosità le persone o addirittura, come rivela lei stessa “Eavesdropping is probably one of the things I love most!”, di origliarle.
Il libro è scritto in prima persona, narrato dalla voce e nella testa di Lucy, e per farlo l’autrice si immedesima con la protagonista al punto da riscoprire il mare che lei, l’autrice, conosce come le proprie mani (“my own hands!”), mare che invece Lucy non ha mai visto e che troverà bellissimo, davvero, bellissimo.