Ľultima giornata del festival Dedica di Pordenone si è conclusa con ľentusiasmante concerto della band radio Zastava che, dopo una pausa di quasi due anni a causa della pandemia, è riuscita a tornare ad esibirsi al Capitol di Pordenone.
La musica particolare di questa band, basata principalmente sullo stile balcanico, è la conclusione perfetta di un festival che ha avuto come tema il viaggio nell’Est, guidato dai suggestivi racconti di Paolo Rumiz.
La band è formata da musicisti dalle più varie formazioni: dal rock alla musica classica, dal jazz alla musica balcanica. Mettendo insieme tutte le loro diverse esperienze, sono stati in grado di creare una musica suggestiva che unisce i vari generi e li mescola realizzando brani e canzoni perfette da ballare, capaci a coinvolgere il pubblico.
Nei 17 anni dalla formazione, la band ha cambiato molto il proprio stile, partendo dalla musica balcanica, per poi unirla a quella rock, jazz, reggae, elettronica e a tanti altri generi musicali diversi.
La loro musica è caratterizzata da frequenti improvvisazioni da parte dei vari membri della band e da repentini cambi di tempo, ritmo e tonalità. Una musica particolare e imprevedibile che, grazie anche alla forte presenza scenica dei musicisti, è riuscita a catturare l’attenzione e ipnotizzare tutto il pubblico, tanto che negli ultimi brani gli spettatori si sono scatenati ballando e battendo le mani a ritmo di musica.
Con questo concerto si conclude il festival Dedica di quest’anno che, nonostante tutti i ritardi e problemi causati dal virus, è riuscito ad avere luogo e a coinvolgere ed emozionare tutto il pubblico grazie anche a Paolo Rumiz, il protagonista di quest’anno.
“Una settimana pazzesca, indimenticabile” è l’affermazione di Paolo Rumiz per descrivere la sua esperienza.