Cronache, Internazionale Ferrara 2023

Quello che non si vede oltre prostituzione e lavoro sessuale


Roberta Micalizzi e Francesco Vitali

Liceo Ludovico Ariosto - Ferrrara

“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.”

Questo afferma il primo articolo della Costituzione Italiana, eppure non tutti i lavori sono ugualmente tutelati, specialmente la prostituzione e il lavoro sessuale. Questo è quanto sostenuto dalle due sociologhe Giulia Selmi e Giulia Garofalo Geymonat e dall’attivista Sabrina Sanchez, ospiti di Internazionale il 1 ottobre 2023 all’ex teatro Verdi di Ferrara.

Le prime due aprono l’incontro parlando del libro Prostituzione e lavoro sessuale in Italia (Rosenberg&Sellier, 2022) per spiegare come nel nostro Paese e spesso, se non sempre, anche in molti altri, quando si parla di sex work si tende a farlo in prospettiva binaria ponendosi solo due interrogativi: se sia giusto o sbagliato e se chi ci lavora sia stato costretto oppure no. Così facendo si trascurano però molti altri aspetti, come il fatto che esistano individui che fanno parte di quel mondo non per costrizione ma per circostanza. Sabrina Sanchez, avendo lavorato come sex worker, approfondisce questo concetto spiegando come abbia incontrato, durante la sua carriera, donne e uomini che lavorano in quel settore con la speranza di dare una svolta alla propria vita.

Le ospiti continuano l’incontro incoraggiando il pubblico ad interrogarsi su quale dovrebbe essere il metodo da utilizzare per approcciarsi oggi al mondo del sex work in Italia, a partire da quello che era il modello abolizionista proposto dalla legge Merlin nel 1958 che mirava a decriminalizzare le donne che si prostituivano, spostando l’attenzione su chi le sfruttava, attraverso l’abolizione delle Case Chiuse.

Si potrebbe parlare molto a lungo di un tema così complesso che si può paragonare ad un prisma che nonostante in un primo momento catturi su di sé tutta l’attenzione, l’attimo dopo la rifrange mostrandone altre mille colorate sfaccettature prima in ombra.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *