“Hai veramente smesso di fumare?” questa è la prima domanda che viene posta da Willie Peyote, cantautore torinese, a Guido Catalano, autore di “Smettere di fumare baciando” edito da Rizzoli, nella presentazione del medesimo libro. Questa è una raccolta di 107 poesie che ne comprende di nuove ma anche di vecchie, rimaste sepolte negli anni. Sono infatti passati 6 anni dalla sua ultima pubblicazione di poesie, “Ogni volta che mi baci muore un nazista”. L’ispirazione per Catalano esiste: è come un portale magico che si apre, ma non dà preavviso di quando si richiuderà. In una di queste poesie si parla dei cosiddetti “odiatori”, con cui il poeta vanta di avere un ottimo rapporto principalmente perché piacere a tutti sarebbe una vera noia. Tuttavia il suo motore non sono loro, ma i rapporti umani, sia quelli positivi sia quelli negativi. Inoltre quattro tra queste poesie sono state realizzate con l’aiuto di una forma di intelligenza artificiale Viola, che tramite un computer impostato ha creato delle composizioni in linea con lo stile di Catalano. Riguardo a questo argomento i due protagonisti del nostro incontro hanno parlato di come non credono che queste macchine possano effettivamente sostituire le loro occupazioni, ma in ogni caso resta pericolosamente affascinante come possibilità. Il tema centrale è sempre l’amore: un amore che fa smettere di fumare, fa morire i nazisti e fa diminuire la paura della morte.