17 maggio 2025, Cronache, Salone del Libro 2025

Platone e l’intelligenza artificiale


Emma Cardinali, Luca Catapano

Liceo Vittorio Alfieri - Torino

Quando ha inizio l’intelligenza artificiale? Secondo i più informati da Turing, ma il professore di filosofia Maurizio Ferraris smentisce. Oggi, sabato del Salone del libro, il professore ha presentato il suo ultimo libro La pelle, pensare nell’epoca dell’intelligenza artificiale (edito da Il Mulino). Il tema trattato nel libro è oggetto di un lungo dibattito che oggi è sotto tutti i riflettori e che, secondo Ferraris, affonda le sue origini già nel dialogo platonico del Fedro, risalente al IV secolo a.C., con la critica alla scrittura, ritenuta inferiore al pensiero umano.

L’autore sostiene che tutti i prodotti dell’intelletto umano sono intelligenza artificiale, e scompone la mente umana in 5 diverse parti: fenomenologia, ontologia, tecnologia, epistemologia e mente finalizzata.

Due punti cardine trattati sono volontà e sensibilità che, secondo il professore, trovano la propria sede nella pelle: un impasto di sangue, sudore e lacrime che nessuna macchina potrà né vorrà imitare. Inoltre la pelle è il luogo vivente dell’espressione di ciò che pensiamo, da qui arriva la scelta del titolo.

Un automa lo puoi accendere e spegnere un gran numero di volte, mentre un’anima una volta che la spegni è per sempre: così Maurizio Ferraris conclude la sua conferenza, ma noi siamo riusciti a trattenerlo per qualche domanda in più!

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