Un libro tante scuole

Un viaggio lungo una vita


3°A

Redazione Scuole Un libro tante scuole - Torino

Una cosa che ti ha colpito

Nel corso del libro si trova un Arturo che cambia, che cresce, che prende coscienza del mondo che lo circonda. Un ragazzo cresciuto in un isola, nella quale individua tutto il suo mondo conosciuto e nel mare che lo circonda le infinite avventure che suo padre spesso intreprende quando parte per i suoi “viaggi”. Un ragazzo che entra in una delle fasi più destabilizzanti della vita, l’adolescenza. Questa adolescenza che fa cadere tutte le sicurezze, tutte le sue convinzioni. La scoperta dell’amore verso Nunziata probabilmente nato da nulla di più che un forte senso di gelosia provato verso il fratellastro Carmine, i primi rapporti carnali con Assunta con cui impara a conoscersi meglio.

Un’altra cosa che ti ha colpito

Citando la serie Batman: The Dark Knight Returns:《You either die a hero or live long enough to see yourself become the villain》, in fondo è ciò che è successo al padre di Arturo. Un padre che era un eroe intraprendente, sempre pronto all’avventura nei suoi lunghi “viaggi” a un falso bugiardo che ha deciso di abbandonare la propria famiglia. Forse è così che Arturo prende realmente coscienza dell immensità del mondo che è presente fuori dall’isola.

Una frase del libro da conservare

Una frase che racchiude un po tutto il libro dal rapporto col padre e la scoperta della sua omosessualità al rapoorto difficile con Nunziata è: 《L’amore vero è così: non ha nessuno scopo e nessuna ragione, e non si sottomette a nessun potere fuorché alla grazia umana》. Alla fine è così l’amore non guarda in faccia a nessuno.

Se questo libro fosse una canzone

Probabilmente direi che si può ritrovare in alcuni passaggi della canzone ESTATE80 degli Psicologi. In particolare:《Chissà da fuori cosa si vede,  un bambino già vecchio, un ragazzino per bene, la mia stanza è Hiroshima e la mia vita è un cantiere, e scambio luoghi comuni con posti da vedere》, ciò racchiude quello che è Arturo e ciò che rappresenta per lui Procida, un ragazzino solitario in un isola che rappresenta tutto il suo mondo confusionario pieno di problemi. Un altro passo che secondo me potrebbe essere ricollegato al libro è:《Chissà mio papà, com’era alla mia età, chissà se ascoltava anche lui la musica inglese, se allo specchio vedeva solo piccole offese, se adesso è Peter Pan o Che Guevara in borghese》, questo passaggio rappresenta quello che è stato per Arturo il padre nell’infanzia, un uomo misterioso che partiva sempre per un nuovo viaggio.

Nome Scuola

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Città Scuola

Torino

Nel corso del libro si trova un Arturo che cambia, che cresce, che prende coscienza del mondo che lo circonda.

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