Laboratorio, Un libro tante scuole

Pensa…Basta avere la volontà


Andrea Cirelli

IIS "Cesare Baronio" - Sora

Nome Scuola

IIS "Cesare Baronio"

Città Scuola

Sora

Una cosa che ti ha colpito

Leggendo questo libro non c’è stato un elemento, un personaggio o un avvenimento particolare che mi abbiano colpito ma mi ha colpito la struttura stessa del libro, Infatti man mano che leggevo avevo capito che ci sarebbe stato un colpo di scena finale, anche perché non c’è nessun avvenimento che “scuota” il lettore andando avanti con le pagine. Di capitolo in capitolo ci si aspetta che ci sia un finale diverso e di forte impatto, ma non mi sarei mai aspettato un tipo di finale così, non c’è nessun elemento nel libro che te lo faccia capire. Il cambiamento di Pereira è sorprendente: è l’uomo mite che viene alla fine esasperato e trova in sé il coraggio che non pensava di avere.

Una frase del libro da conservare

“Ma forse tutto si può fare, basta averne la volontà”. Questa frase si trova a pagina 65 e si riferisce al dialogo tra la signora Delgado e Pereira. E’ come se Tabucchi abbia disseminato il suo testo di moniti, di indicazioni, di suggerimenti, che parlano a Pereira ma anche a noi lettori.

Se questo libro fosse una canzone

Io paragonerei questo libro alla canzone “Pensa” di Fabrizio Moro. Questo perché anche se riferiti a contesti diversi, entrambi raccontano di persone che lottano fino a morire contro un’istituzione, un’organizzazione molto più potente di loro, e lo fanno per gli ideali di libertà, uguaglianza e benessere della collettività.

Se ti è piaciuto il libro, leggi o guarda anche

Personalmente il libro mi è piaciuto molto e se mi chiedessero di consigliarlo risponderei di sì. Tuttavia io non sono un lettore accanito e non ho la passione per la lettura, per questo non ho le conoscenze ed il repertorio adatto per consigliare un libro simile a questo. Per quanto riguarda i film invece sono molto appassionato e ce ne sono molti simili. Ci sono film che raccontano di persone che scelgono di aiutare qualcun altro, come fa Pereira con Monteiro Rossi, o persone che rischiano la vita operando in un contesto politico repressivo. Anche se il protagonista del libro è Pereira appunto,  possiamo dire che ad un certo punto pare quasi sia avvenuto un cambio nel ruolo del protagonista e che quest’ultimo sia ricoperto da Monteiro Rossi; anche se in realtà non è così e tutto il libro è incentrato sul giornalista portoghese, la figura di Monteiro è un elemento centrale, è la condizione senza la quale la vita di Pereira non avrebbe trovato un nuovo corso.

Film con tratti della trama simili a questo libro ce ne sono molti,  ad esempio “La Signora dello zoo di Varsavia”, oppure l’italiano “Il bambino nascosto”, dove il professore si ritrova all’improvviso, come Pereira, a nascondere qualcuno e a confrontarsi con una realtà “altra da sé”.

Gruppo di lettura

V M

Leggendo questo libro non c’è stato un elemento, un personaggio o un avvenimento particolare che mi abbiano colpito ma mi ha colpito la struttura stessa del libro, Infatti man mano che leggevo avevo capito che ci sarebbe stato un colpo di scena finale, anche perché non c’è nessun avvenimento che “scuota” il lettore andando avanti con le pagine.

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