Una cosa che ti ha colpito
Numerose espressioni utilizzate nel testo riflettono la mentalità contadina e rurale di un tempo e descrivono il maltrattamento degli animali: da esse emerge la forte empatia provata dalla scrittrice nei loro confronti.
Un’altra cosa che ti ha colpito
Abbiamo notato una visione “cinematografica”: nel primo capitolo il focus è Arturo; poi il campo si allarga a comprendere tutta l’isola, per poi restringersi di nuovo sulla casa.
Una frase del libro da conservare
“Ah, io non chiederei d’essere un gabbiano, né un delfino; mi accontenterei d’essere uno scorfano, ch’è il pesce più brutto del mare, pur di ritrovarmi laggiù, a scherzare in quell’acqua”.
Gruppo di lettura
Re e stella del cielo: le origini del nome Arturo e la figura assente della madre sono elementi fondamentali della sua identità. Ci siamo subito immedesimati nella storia e ognuno di noi ha cercato informazioni sull’origine e il significato del proprio nome, interrogando i genitori e facendo scoperte sorprendenti.
La descrizione della cartolina con la foto della madre, unica testimonianza del suo aspetto, è profondamente malinconica, perché Arturo non sa nulla di lei.