L’isola di Arturo è un libro molto affascinante, anche se non è esattamente il mio genere di libro, di quelli che leggo tutti i giorni, anzi, tutt’altra cosa, perché all’inizio mi sembrava un po’ noioso e troppo descrittivo; però leggendolo, pagina per pagina, ho capito cosa veramente racconta e cosa vuole far capire a chi legge.
Questo libro ti fa immergere nell’immensa Procida, un’isola del golfo di Napoli, che viene presentata lentamente con molte descrizioni dettagliate.
Racconta delle paure di un ragazzino: l’autrice, secondo me, è riuscita a descrivere questi suoi turbamenti in modo eccezionale. Non nego che, mentre leggevo questo romanzo, mi sono resa conto che è uno dei libri che ho letto con più fatica, perchè utilizza parole molto forti e significative. E’ una storia, a mio avviso, molto coinvolgente e piacevole da leggere.
La consiglio a chi vuole immergersi in un romanzo complicato, per certi punti di vista, ma commovente e bello per altri.