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Il protagonista, il dottor Pereira, è un uomo più interessato alla morte che alla vita e uno degli aspetti peculiari è il suo rapporto con il passato, in particolare con sua moglie defunta. Possiede un suo ritratto e lo porta spesso con sé; alcune volte dialoga con lo stesso, chiede consigli, anche in riferimento alla sua quotidianità.
Pereira è un uomo molto legato al ricordo e sembra non essere mai riuscito ad elaborare il lutto.
L’atteggiamento del protagonista può apparire, agli occhi di molti lettori, strano, insolito, addirittura folle ed inconcepibile. Ma elaborare un lutto non è mai facile ed ognuno reagisce a modo suo. C’è chi ha necessità di esternare i propri sentimenti, di condividere il proprio dolore e di parlare in continuazione con qualcuno; c’è, invece, chi non riesce ad esprimere ciò che prova, ‘tiene tutto dentro’ e all’apparenza sembra addirittura non soffrire.
Un altro aspetto del protagonista che attira l’attenzione del lettore, è l’incapacità di esporre le proprie idee, la propria opinione. Di fronte ad una domanda sorgono nella mente del protagonista numerose ipotetiche risposte, che rispecchiano i suoi ideali, ma spesso giunge a dare una risposta contraddittoria al suo pensiero iniziale. Sembra quasi avere paura della reazione del suo interlocutore, che non abbia quel coraggio necessario per affrontare eventualmente una discussione o, peggio ancora, uno scontro verbale. E’ quello che banalmente può accadere ad ognuno di noi: spesso non si ha il coraggio di dire la propria opinione, si ha paura di offendere, di deludere, di essere giudicati o di non essere accettati. Piuttosto che scontrarsi con la realtà, si preferisce farsi da parte e rimanere nell’ignoto, lontani da tutto.
Ma è nella conclusione che si può vedere un dottor Pereira diverso. Dopo anni di solitudine e isolamento dalla cruda realtà, finalmente si convince delle angherie perpetrate dal regime di Salazar e ha la forza di denunciare l’omicidio di Monteiro Rossi, esponendosi così in prima persona.
Non è sempre facile accettare la realtà, soprattutto se questa non è come l’abbiamo sempre sognata. Ognuno di noi immagina un futuro ricco di amore e felicità, è quello che tutti vorremmo, ma, purtroppo, difficilmente è così. Bisogna essere in grado di affrontare e superare con coraggio gli ostacoli che la vita ci pone di fronte; la morte fa parte della vita, non si può fuggire e bisogna prenderne atto. Si deve avere la forza di non rimpiangere i momenti non trascorsi con la persona amata, ma bisogna sforzarsi di ricordare i momenti più belli, segno indelebile di un percorso insieme. Per questo sarebbe bene ricordarsi di vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, non sprecare il proprio tempo a litigare con il prossimo, perché la morte, così come affermava Seneca, può arrivare alle tue spalle quando meno te lo aspetti.
Bisognerebbe essere consapevoli che la morte ci accompagna nella vita ed è sempre dietro di noi.