Laboratorio, Sostiene Pereira 2023, Un libro tante scuole

Si può avere paura del futuro?


5 enr

Liceo scientifico Maria Curie - Pinerolo

Nome Scuola

Liceo scientifico Maria Curie

Città Scuola

Pinerolo

Ciao siamo la 5 Enr del Liceo Scientifico Maria Curie di Pinerolo. Insieme alla professoressa di Italiano, dopo la lettura del libro di A. Tabucchi “Sostiene Pereira” ci siamo posti questa domanda: è possibile avere nostalgia del futuro anche a 20 anni?

Ecco le nostre considerazioni

(Gaia Bruno) Qualcosa che sarebbe potuto essere, ma non è stato. E’ come un desiderio irrealizzabile che si basa una speranza senza fondamenti. Da un lato spero in quel desiderio per non abbattermi, ma dall’altro so che non si realizzerà e ciò mi fa provare nostalgia per un universo alternativo in cui vorrei essere, ma in cui non sono. Forse più frustrazione che non si appaga e sfocia in un sentimento di mancanza e lontananza da un qualcosa che non esiste se non nella mia testa.

(Martina Ricco) I giovani sono pieni di fantasia e creatività, sono assetati di futuro: colti dall’entusiasmo di poter decidere chi essere da grandi progettano senza alcun tipo di limite. Possiamo scriverci un futuro da sogno e perfetto, ma prima o poi dovremo fare i conti con la realtà, molto più complicata di quanto avevamo immaginato e tale consapevolezza può arrivare anche a vent’anni. Dopo l’adolescenza siamo chiamati a scegliere chi essere, dove lavorare, cosa studiare, e ci si può rendere conto dell’inconciliabilità di progetti a cui avevamo dedicato ore di fantasia. L’importante è andare avanti e decidere che strada intraprendere, anche se è doloroso rinunciare a qualcosa e rimane la nostalgia di qualcosa che avrebbe potuto essere ma non è stato.

(Davide Racca) La nostalgia è generalmente un sentimento che riguarda il passato, quindi sembrerebbe strano parlare di “nostalgia del futuro”. Tuttavia, a volte si possono avere aspettative o sogni per il futuro che non si sono realizzati, e questo può creare un senso di rimpianto per ciò che sarebbe potuta diventare la nostra vita.

Noi ragazzi siamo tenuti a compiere molteplici scelte che indirizzano il nostro futuro, quale università scegliere, che lavoro intraprendere, che persona voglio diventare.

Spesso ci si rende conto però che non tutto ciò che si vorrebbe compiere è conciliabile con la realtà, quindi rimane quel senso di nostalgia per qualcosa che avremmo voluto fosse in un modo ma le aspettative non sono state rispettate.

(Gianluca Puppo) Parlare di nostalgia del futuro potrebbe sembrare un ossimoro, invece c’è una parola portoghese che rappresenta questo sentimento: saudade. La saudade si potrebbe pensare che si riferisca al passato ma il concetto di nostalgia del futuro è associato ad un forte sentimento di speranza che un giorno, specie la nostra generazione, si possa vivere in un futuro migliore del presente. Il futuro si presenta sempre più come una parete rocciosa che man mano che la si scala ti dà l’impressione di non avere più appigli per arrivare in cima. Nonostante questa immagine della vita come natura malvagia l’uomo ha dato prova di essere capace di crearsi i propri appigli e continuare la scalata.

(Martino Faletto) La nostalgia è un sentimento corrispondente alla pungente mancanza di qualcosa che ci ha fatto sentire bene, ma che ormai non c’è più. Solitamente si associa questa parola ad eventi, sensazioni, compagnie o periodi della vita che ci si è lasciati alle spalle, ma è possibile affiancarla anche a qualcosa che non è ancora accaduto e che si teme possa non accadere più. Per chiarire, si tratta di ambizioni e desideri, che magari sono stati coltivati per lungo tempo, che ormai si teme possano restare solo fantasie. Da giovani si passa moltissimo tempo ad immaginare come sarà la propria vita tra qualche anno, e non si può fare a meno di sognare un futuro roseo, dove tutto è esattamente come vorremmo che fosse. Purtroppo, a prescindere da quanto uno desideri profondamente realizzare certi obiettivi, non sempre questi possono concretizzarsi. A volte la finestra di tempo per farlo è estremamente ridotta, e, sfuggita l’occasione, non si può che constatare la necessità di scartare quell’opzione e di dover scegliere un’altra strada. Presa coscienza dell’infrangersi di quel sogno, resta la nostalgia di quel futuro che abbiamo a lungo creduto possibile.

(Michele Primo) Per me la nostalgia del futuro è il sentimento di smarrimento dovuto all’insicurezza di un futuro dove poter esprimere le proprie potenzialità e realizzare i propri sogni. Il futuro che aspetta il me ventenne di oggi è certo, ed è un futuro di fatiche e di sacrifici umani ed economici. Sapere che quando si entrerà nel mondo del lavoro si dovrà scegliere tra il lavoro dei nostri sogni, che però non ci permette di essere economicamente indipendenti, e un lavoro che ci calza male ma che ci permette di avere uno stile di vita agiato, crea un disagio in tutti noi giovani. Questo disagio porta allora a chiederci che senso abbia studiare se tanto il futuro che ci aspetta è un futuro di compromessi. Parallelamente a questo problema c’è poi la paura del cambiamento climatico che ci obbligherà di sicuro a migrare verso luoghi più ospitali e questo è lo scenario migliore a cui possiamo pensare, quello peggiore è probabilmente l’estinzione dell’uomo o la costrizione a una vita dove l’acqua sarà accessibile a pochi e dove tutti gli altri combatteranno per un singola goccia.

(Lorenzo Faletto) Se i sogni e i traguardi che uno desidera raggiungere riguardano il periodo dell’ adolescenza o la prima maturità, e se gli obiettivi che uno sceglie di porsi interessano il futuro più prossimo di un individuo, è chiaro come quel frustrante sentimento che molti chiamano “nostalgia di futuro” possa interessare anche i giovani studenti e gli adolescenti, che fin da piccoli hanno fantasticato sulla loro vita, immaginando un’esistenza appagante e un futuro gratificante.

Tuttavia le scelte che tutti i giorni siamo tenuti a compiere, scuola, hobbies, famiglia… indirizzano le nostre vite verso orizzonti che talvolta differiscono da quelli auspicati, e ci si rende conto che forse il proprio futuro potrebbe non essere fantastico come lo si aveva programmato. Spetta dunque a ognuno di noi indirizzare quelle scelte verso un avvenire che possa rispondere al meglio alle speranze che in gioventù ci eravamo posti.

(Michela Battaglia) A volte, quando si ripensa alle proprie decisioni, il cuore è pervaso da una strana e dolorosa sensazione e un dubbio risuona potente nella propria mente: “cosa sarebbe successo, se avessi scelto diversamente?”. Ciò può riguardare una facoltà universitaria, un gruppo di amicizie, un lavoro o, nel caso del dottor Pereira, aiutare o meno un giovane in difficoltà di nome Monteiro Rossi.

Ecco come si manifesta la “saudade”, ossia la nostalgia per un futuro che poteva succedere, ma che alla fine non si è realizzato. Si tratta di un sentimento che ognuno ha sperimentato almeno una volta e che si può provare ad ogni età, anche a soli vent’anni. I giovani, infatti, vedono il futuro pieni di speranza e di sogni che si augurano di realizzare. Crescendo però sono costretti a scontrarsi con una realtà che non glielo permette e a dover scegliere tra una vita sicura (con, ad esempio, un lavoro stabile e redditizio, ma alienante) e le loro reali aspirazioni.

Di fronte a ciò, ecco che il sentimento di “saudade” prende forma: consapevoli di non poter inseguire le proprie passioni, infatti, ai giovani non resta altro che immaginare, con malinconia, come il loro futuro sarebbe potuto essere.

(Luca Pronello) È possibile che una persona provi un senso di nostalgia per il futuro anche a vent’anni, specialmente se ha dei sogni o delle aspirazioni che non sono ancora stati realizzati. Questo senso di malinconia per il futuro può essere alimentato dalla sensazione di incertezza riguardo al proprio futuro o da un senso di perdita per le opportunità che potrebbero non presentarsi. Inoltre è possibile che la nostalgia per il futuro sia alimentata dalla pressione sociale e culturale per avere successo e raggiungere determinati obiettivi. In molte società, soprattutto occidentali, esiste una forte pressione sull’individuo e sul suo successo personale, il che può creare un senso di ansia e insoddisfazione riguardo al futuro. In un mondo sempre più connesso e veloce, dove le opportunità sembrano infinite ma al tempo stesso effimere, è facile sentirsi sopraffatti e smarriti riguardo al proprio futuro. Questo spiega perché alcune persone provano un senso di nostalgia per un futuro che sembra promettere tutto ma allo stesso tempo niente.

(Filippo Genovesio) Il termine “saudade”, di solito, viene associato al passato o a esperienze vissute in precedenza. Tuttavia, poiché i sentimenti e le emozioni possono variare da persona a persona, non è impossibile provare una sorta di “saudade” per il futuro a 20 anni. È possibile che una persona possa provare un senso di nostalgia o desiderio per un futuro che immagina o per delle aspettative che ha creato nella propria mente. Ad esempio, una persona potrebbe immaginare una certa situazione o una fase della vita che desidera ardentemente sperimentare in futuro, e potrebbe provare una sorta di nostalgia o malinconia per quel futuro ideale che ancora non è arrivato.

(Mottino Luca) È complicato descrivere la sensazione di nostalgia per il futuro, ma è qualcosa di cui probabilmente molti hanno fatto esperienza, indipendentemente dall’età. Si presenta come timore, come paura di essere sulla strada sbagliata, di essere impegnati in qualcosa che non ci porta verso il futuro che desideriamo di realizzare, o, come nel caso del dottor Pereira, il dubbio se ciò verso cui ci stiamo dirigendo, qualcosa che abbiamo auspicato per tutta la vita, sia effettivamente ciò che desideriamo.

Questa sensazione penso sia comune anche tra i giovani, ancora indecisi riguardo a quel che si aspettano per il proprio futuro, ma attraversati dalla paura di non riuscire a raggiungerlo o di arrivare a qualcosa che non sia in grado di realizzare i loro sogni.

(Luca Niardi) La nostalgia è un sentimento che riguarda il tempo, solitamente si riferisce al passato, ma è possibile provarla anche per il futuro. Più nello specifico, la nostalgia del futuro si prova per un desiderio che non si è ancora realizzato, e forse non si realizzerà mai. È come l’assenza di qualcosa che si spera, si brama e che però sfugge costantemente, ma nonostante ciò la speranza che un giorno questo desiderio irrealizzabile si avveri persiste. Questa è la cosiddetta Saudade, che è qualcosa di molto difficile da spiegare ma che quasi tutti provano, o hanno provato, almeno una volta nella propria vita.

(Luca Moreschi) Trovo che oggi la speranza per il futuro, che era la cosa più naturale per la maggior parte delle persone nei decenni passati, si stia pian piano sostituendo sempre di più con la nostalgia di questo stesso futuro, soprattutto in età giovanile.

Questo perché si ha sempre meno una prospettiva positiva di esso. Non siamo i ragazzi che negli anni 70 sognavano un duemila con le macchine volanti, ma quelli che vedono un 2050 con il mare e i deserti dove prima c’erano i campi. È inevitabile quindi che ora più che mai si possa provare nostalgia per un futuro che probabilmente non si avvererà come speriamo. Quindi, se la nostalgia per il futuro è già di per sè un sentimento che può colpire un qualsiasi ventenne che si confronta con il proprio futuro e con la realtà che lo aspetta, oggi penso che sia ancora più facile ricaderci, un po’ come per quei giovani che decenni fa hanno vissuto periodi estremamente critici come quello dei totalitarismi europei.

(Rachele Surra)

Saudade, un sentimento nostalgico, una sorta di malinconia che affligge gli esseri umani. Alla domanda “ si può avere nostalgia del futuro a vent’anni?” La mia risposta è Sì, in quanto avere nostalgia del futuro significa rimpiangere alcune scelte che non abbiamo fatto e che ci hanno portato ad avere un presente diverso da quello immaginato e soprattutto un futuro lontano da ciò che pensavamo e volevamo.

Purtroppo siamo costretti tutti a giorni a compiere scelte e crescendo si perde tutta quella immaginazione che si ha da piccoli, dove si sogna un futuro che, una volta cresciuti, ci si rende conto essere molto difficile da raggiungere.

(Giulia Martinengo)

Temo che subire la nostalgia del futuro sia più comune a vent’anni rispetto a quando si è nell’età adulta. Sulla mia pelle sento la “saudade” ripensando a quante scelte sbagliate ho compiuto e a quanti passi diversi mi avrebbero fatto raggiungere traguardi ben più mirabili dei pochi che ho ottenuto per ora. Se fossi un’adulta, con un lavoro e una famiglia, potrei, per lo meno, rifugiarmi nelle scelte che mi hanno portato al raggiungimento di quei grandi obiettivi. Ora non posso rifugiarmi in nulla, solo rimuginare su ciò che ho sbagliato e cercare il meglio di me per raggiungere i traguardi a cui più ambisco.

(Carlotta Cuvertino)

“La nostalgia per il futuro”. A primo impatto questa frase non si fa comprendere del tutto, ci si domanda subito come sia possibile avere nostalgia per qualcosa che non è ancora avvenuto? Sembra controintuitivo, eppure riflettendoci si scopre che questo tipo di nostalgia, che non riguarda né il passato né il presente, è un sentimento che ha ragione di esistere e che oggi più che mai ci coinvolge tutti.

A tutti è capitato almeno una volta nella vita di rimpiangere non tanto la scomparsa di un oggetto specifico, ma il venir meno di una propensione, di una traiettoria virtuale. Diventa quindi difficile definirla a parole, poiché è un qualcosa che si può solamente provare, che fa nascere in noi un sentimento di attesa inesorabile che non si appaga mai, trasformandosi così in tristezza e frustrazione che vanno a stabilirsi nella nostra mente irrequieta.

(Sofia Cognazzo) L’inconciliabilità tra il desiderio e la realtà, tra i sogni e ciò che si è costretti ad essere, io la definirei così la nostalgia per il futuro. Fin dalla giovane età siamo portati a dover compiere delle scelte, dalle più banali alle più complesse e che possono segnare il nostro destino, e in determinate circostanze può succedere che la realtà non sia all’altezza delle aspettative. Si prova dunque nostalgia per qualcosa che avremmo voluto accadesse ma per forza maggiore non è avvenuto. Nonostante ciò a questa età non bisogna farsi scoraggiare o pervadere solamente da pensieri negativi, ma bisogna avere la forza di guardare al futuro con un sorriso.

(Giorgia Labagnara) “Nostalgia del futuro”, fa così strano sentirne parlare quando si è abituati a provare nostalgia solamente per le cose passate. Eppure esiste, ed è la nostalgia di qualcosa che sarebbe potuto essere, ma non è stato. Si prova una sorta di mancanza per quel futuro che tanto immaginavamo, magari da bambini, quando c’era chi voleva essere un pompiere, chi astronauta, chi ballerina, chi dottore, di quei sogni che una volta arrivati a vent’anni tante volte si è costretti ad accantonare e a ripescare nella nostra mente solo occasionalmente, pensando, “chissà se avessi…”

(Ghirardi Sara) Noi ventenni siamo consapevoli di quanto misero o incerto possa essere il futuro se resteremo in Italia. Come generazione nel mondo del lavoro saremo costretti a decidere tra passione e stabilità economica. Se si vuole fare carriera e al contempo seguire i propri sogni l’unica opportunità è migrare all’estero . Questo sradicamento doloroso e al contempo necessario si può esprimere bene con il termine “saudade”. La Saudade però non è solo tristezza, ma anche speranza per il futuro. Nonostante il senso di vuoto che pervade l’animo c’è il desiderio di andare avanti e ricercare la propria strada, inseguendo i propri sogni. Questo sentimento può essere provato da chiunque, indipendentemente dall’età.

(Gaia Arcomano) Ritengo che, sì, a 20 anni sia possibile provare la cosiddetta “saudade”, ossia una nostalgia per un futuro che non si è mai realizzato e che mai si realizzerà. La nostalgia comune per un passato che non c’è più aumenta in genere con il passare dell’età, e con il parallelo aumento dei rimpianti. La saudade invece penso sia più una sensazione di “sogni interrotti”, la consapevolezza dell’irrealizzabilità di un futuro che si sperava, ma non ci sarà. E i sogni interrotti sono comuni a tutte le età, anche a 20 anni.

(Yber Perla) Saudade è una parola portoghese che indica un sentimento simile alla nostalgia e alla malinconia ma non per ciò che rappresenta il passato bensì verso il futuro. Questo sentimento, almeno in un primo momento, sembra più associabile alla condizione dell’anziano. Questo infatti ha già vissuto gran parte della propria vita e quindi è più propenso a provare questa malinconia verso qualcosa che si è perso ma che rivive nel ricordo. E’ difficile invece immaginare che un giovane possa provare questo sentimento, quando di fatto si trova solo nella prima parte della propria vita. In realtà è proprio durante la giovinezza che la saudade è maggiormente presente, in quanto i giovani sono sottoposti a continue scelte, che creano aspettative con rischio di ritrovarsi ad ogni passo con la nostalgia per qualcosa che avrebbe potuto essere ma non è stato. Con la mancanza di un futuro che sarebbe potuto essere diverso da quello che sarà.

(Simone Coalova) Questo sentimento particolare, la nostalgia del futuro, la Saudade, dipende dal carattere e dal modo di affrontare la vita di ognuno di noi. Provare o meno quest’ emozione non è tanto una questione di età. Durante l’adolescenza, a 30 anni o quando si è anziani, l’angoscia per un desiderio futuro che forse non si realizzerà può colpirci in ogni istante della nostra vita,ma come ci insegnano alcuni grandi pensatori del passato,meglio cogliere il presente che affannarsi per il futuro.

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