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“Sostiene Pereira di averlo conosciuto in un giorno d’ estate, una magnifica giornata d’estate
soleggiata e ventilata e Lisbona sfavillava”.
Questo l’incipit del romanzo profondo e toccante di Antonio Tabucchi che è un irresistibile invito al
viaggio.
Soprattutto come vedremo al viaggio interiore. Mentre si legge il romanzo “Sostiene
Pereira” si cammina per la città, si entra nei Cafè e ci si perde per le affascinanti strade di Lisbona.
“A quell’ora la luce di Lisbona era bianca verso la foce e rosata nelle colline”.
La città diventa quasi un personaggio con vita propria, ci trasporta nel luogo e nell’atmosfera voluta
dall’autore.
Pereira il protagonista descrive, in un continuo flusso di coscienza, il clima di tensione di Lisbona,
ma riesce anche a cogliere l’essenza di questa città .
L’incipit parla dell’ incontro del nostro protagonista con un personaggio centrale e determinante:
Monteiro Rossi, durante una festa.
Da quando esce di casa Pereira, direttore della pagina culturale del mediocre giornale del
pomeriggio “Lisboa”, fino all’ arrivo all’ Avenida da Liberdade, viene rapito da una musica dolce e
malinconica.
Inizia a dirigersi verso Praca de Allegria, dove la musica diventa sempre più intensa e inebriante,
infatti,
l’atmosfera nostalgica, le luci e l’allegria che lo circondavano lo fanno ritornare di nuovo giovane
per un po’, facendolo sentire libero dal peso di anni di sedentarietà e repressione.
Pereira sembra un personaggio uscito dalle mani di Pirandello o di Svevo, un inetto, un non eroe
fissato nel passato: parla con il ritratto della moglie defunta, incapace di pensare il futuro che poi
diventare protagonista di un radicale cambiamento.
Pereira, bisogna dirlo è abitudinario ma non è un personaggio ambiguo, la sua pigrizia morale si
deve ad una coscienza addormentata, così come addormentata era la coscienza europea nel 1938 .
In quella serata magica dell’ incontro con Monteiro Rossi, Pereira sembra pensare alla vita piuttosto
che alla morte.
Uno dei temi ricorrenti del libro è proprio la morte: la perdita della moglie, svolgere un lavoro che
non lo soddisfa che consiste nello scrivere necrologi in anticipo per non esserne mai sprovvisti, il
clima totalitario “dell’ Europa che ormai puzza di morte”.
Egli esprime un’opinione fermamente oppositiva della dittatura, ma la accetta passivamente,
evitando qualsiasi comportamento che potrebbe essere considerato sospetto o inaccettabile,
soprattutto nei suoi articoli.