Il corpo 2025, Laboratorio, Un libro tante scuole

Recensione: “Il corpo” di Stephen King


Luigi De Stefano

Itis Ettore Majorana - Somma Vesuviana

Nome Scuola

Itis Ettore Majorana

Città Scuola

Somma Vesuviana

Ho letto ‘Il corpo’ di Stephen King e mi ha fatto riflettere molto. All’inizio pensavo fosse un libro horror come gli altri, con mostri o cose spaventose, invece è una storia diversa. Parla di quattro ragazzi che decidono di partire insieme per cercare il corpo di un loro coetaneo scomparso. Il viaggio che fanno non è solo un’avventura, ma anche un momento importante della loro crescita. Lungo la strada parlano, si confrontano, litigano e scoprono tante cose su loro stessi e sul mondo intorno a loro. Quello che mi ha colpito di più è che la vera paura non viene da qualcosa di fantastico, ma da cose molto reali: la paura di crescere, di perdere gli amici, di diventare adulti e cambiare. Mi sono ritrovato in molti pensieri dei protagonisti, perché anche noi ragazzi ci troviamo spesso a fare i conti con paure simili, anche se non ce ne rendiamo sempre conto. Stephen King è famoso per i suoi libri horror, ma ‘Il corpo’ mostra che sa parlare anche di emozioni profonde e vere. Non serve sempre il sangue o i mostri per spaventare: a volte la vita stessa fa più paura. Nei podcast del Salone del Libro di Torino, diversi autori hanno parlato di come l’horror può aiutare i giovani a capire meglio sé stessi. E hanno ragione. Questo genere ci permette di affrontare temi difficili, come la solitudine, la morte, l’amicizia, in un modo più coinvolgente. In conclusione, ‘Il corpo’ è un libro che consiglio, perché fa pensare e lascia qualcosa dentro. È una storia di paura, sì, ma soprattutto è una storia di crescita, che parla anche a noi ragazzi di oggi.

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