Personalmente ritengo che questo romanzo dovrebbe essere letto da tutti almeno una volta vita, soprattutto in questa situazione attuale in cui ci siamo ritrovati negli ultimi anni di coronavirus. Ho inizialmente pensato che la lettura di tale romanzo viste le circostanze attuali sarebbe stata pesante e complessa da affrontare. Invece, mi ha aiutata a riflettere su diversi aspetti che ho trovato nella mia vita oggi giorno. La Peste si sviluppa nella città di Orano nel momento in cui vengono ritrovati mucchi di topi morti, in seguito, la situazione si aggrava, le persone iniziano ad ammalarsi con febbri molto alte ed è a questo punto che il dottor Rieux si rende conto che si tratta di un’epidemia. Il libro è chiaro, semplice e oggettivo. Camus riesce a coinvolgere il lettore attraverso la descrizione di ogni singolo istante a tal punto da far immedesimare nel racconto. Avrei apprezzato di più se nel libro fossero stati presenti anche gli stati d’animo del dottor Rieux, essendo anche il protagonista in quanto l’intera narrazione è molto oggettiva. La peste viene paragonata più volte alla guerra e questo probabilmente è dovuto al fatto che l’autore abbia vissuto le guerre mondiali e abbia visto grandi dittature come quelle di Mussolini e Hitler. In conclusione, penso sia importante evidenziare quanto la situazione drammatica descritta sia vicina alla nostra e ci porti quindi a riflettere su tutte le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare, dalla più piccola restrizione al più grande lockdown.