Il corpo 2025, Laboratorio, Un libro tante scuole

L’amicizia che resta nel cuore


La classe IV C del Liceo Classico Carducci - Nola

Liceo Classico "G. Carducci" - Nola

Nome Scuola

Liceo Classico "G. Carducci"

Città Scuola

Nola

IL CORPO
L’amicizia che resta nel cuore
Lettura della classe IVC proposta in forma di presentazione canva al seguente link:

https://www.canva.com/design/DAGl6my3eT4/7VsbiHcEQdFqs4UTv4SshA/edit?utm_content=DAGl6my3eT4&utm_campaign=designshare&utm_medium=link2&utm_source=sharebutton

“Il corpo” è un racconto di Stephen King, incluso nella raccolta Different Seasons del 1982. Il racconto, che è stato adattato nel celebre film del 1986, narra la storia di quattro ragazzi che intraprendono un viaggio per trovare il corpo di un ragazzo scomparso, al fine di diventare eroi nel loro paese.

DI COSA PARLA?
Quattro ragazzi dodicenni – Gordie, Chris, Teddy e Vern – partono per un viaggio alla ricerca del cadavere di un coetaneo scomparso. Lungo il cammino affrontano prove fisiche e confronti emotivi, che li portano a crescere e a riflettere sul dolore, sull’amicizia e sul futuro. Una volta trovato il corpo, decidono di non sfruttare la scoperta per ottenere fama. Al ritorno capiscono che la loro infanzia è finita. Anni dopo, le loro strade si separano e solo Gordie, diventato scrittore, ricorda con nostalgia la profondità di quell’amicizia.

I PROTAGONISTI
GORDIE LACHANCE
Gordie è il protagonista principale e la storia è raccontata dal suo punto di vista da adulto. È un ragazzo introverso, riflessivo e sensibile, che spesso si sente invisibile rispetto agli altri, in particolare alla sua famiglia. La morte del fratello maggiore Denny, con cui aveva un forte legame affettivo, lo ha profondamente segnato, facendolo sentire emarginato, soprattutto dal padre, che non riesce a comprendere il suo dolore e il suo talento per la scrittura. Gordie è spesso alla ricerca di un senso di identità e di accettazione, sia in famiglia che tra gli amici. La sua introversione emerge nel modo in cui riflette sulla propria vita, sul dolore per la perdita e sulla necessità di trovare uno scopo. La scrittura diventa per lui una forma di espressione terapeutica, un modo per elaborare le sue emozioni più profonde. Durante il viaggio, Gordie impara a riconoscere il valore di se stesso e l’importanza di essere accettato per ciò che è.
VERN TESSIO
Vern è il più ingenuo e goffo del gruppo, ma la sua innocenza nasconde una profondità emotiva che emerge durante il racconto. È il personaggio più vulnerabile e timido, spesso oggetto di scherno da parte degli altri, ma nonostante la sua fragilità, è anche il più sensibile. Vern ha una visione piuttosto semplice del mondo, ma durante il viaggio, comincia a comprendere più chiaramente le dinamiche tra lui e i suoi amici. La sua introversione si rivela nel modo in cui si fa da parte nelle conversazioni più profonde, ma, allo stesso tempo, si fa portavoce di una visione più ingenua e diretta della vita. Nonostante le sue insicurezze, il viaggio lo aiuta a crescere, permettendogli di uscire dalla sua zona di comfort e di prendere consapevolezza del fatto che la vita è più complessa di quanto avesse mai immaginato.
CHRIS CHAMBERS
Chris è il leader del gruppo, ma il suo comportamento esteriore maschera una profonda insicurezza e un dolore nascosto. Viene da una famiglia disfunzionale, con un padre alcolizzato e un ambiente domestico violento, il che lo fa sentire intrappolato in una sorta di destino segnato. Nonostante sia il più maturo e protettivo nei confronti degli altri, Chris lotta costantemente con il senso di inadeguatezza e il timore di non riuscire a sfuggire al suo passato. È consapevole che la società lo giudica per la sua famiglia e per le sue origini, e spesso si sente condannato a rimanere bloccato in un circolo vizioso di povertà e disillusione. La sua intelligenza e la sua sensibilità lo rendono un personaggio molto introspettivo, in grado di riflettere profondamente sulle sue paure e sui suoi sogni. L’amicizia con Gordie, in particolare, gli offre uno spazio in cui può essere vulnerabile, lontano dal suo ruolo di protettore.
TEDDY DUCHAMP
Teddy è il personaggio più eccentrico e impulsivo del gruppo. Cresciuto in un ambiente abusivo, con un padre che lo ha traumatizzato fisicamente e psicologicamente, Teddy ha un comportamento spesso impulsivo e provocatorio. Sebbene appaia sicuro di sé e spesso mostri una facciata di arroganza, in realtà è profondamente segnato dal suo passato. La sua introversione si manifesta nel modo in cui affronta la sua sofferenza, mascherando le sue vulnerabilità con un comportamento esuberante. Teddy vive con il ricordo di un padre che lo ha trattato con crudeltà, e cerca di affrontare questa ferita con una sorta di resilienza esteriore, ma il suo cuore è ancora ferito. La sua capacità di vedere la vita come un campo di battaglia lo porta a riflettere sull’idea di eroismo e sul valore dell’onore, ma dietro la sua immagine di “ragazzo tosto” si nasconde un giovane uomo che lotta per superare un trauma che lo definisce.

L’AMICIZIA: Un rifugio dalle difficoltà familiari
Nel racconto, ognuno dei ragazzi affronta problemi familiari o sociali che li rendono vulnerabili. Gordie, ad esempio, è un ragazzo che sente di non essere amato dai suoi genitori, che preferiscono suo fratello maggiore, deceduto in un incidente. Chris, invece, proviene da una famiglia disfunzionale, con un padre alcolizzato che non riesce a vederne il valore. Teddy ha una relazione difficile con il padre, che è stato coinvolto in un tragico incidente. Vern, infine, è un ragazzo che, seppur meno segnato dai drammi familiari, è sempre visto come “il più debole” dal resto del mondo.
Questa difficoltà nelle loro vite familiari crea una spinta irresistibile per cercare un altro tipo di legame, uno che non sia influenzato dalla negatività o dall’assenza di affetto che incontrano in casa. L’amicizia tra questi ragazzi diventa così un rifugio, uno spazio sicuro dove ognuno può essere sé stesso, senza il peso del giudizio o delle aspettative familiari. È un’amicizia che non chiede nulla in cambio se non la sincerità, la complicità e il sostegno reciproco.

LA PERDITA DELL’INNOCENZA E IL PASSAGGIO ALL’ADOLESCENZA
La bellezza dell’amicizia in ” Il corpo” è anche legata alla sua transitorietà. L’ultimo giorno di quel viaggio è simbolicamente l’ultimo giorno dell’infanzia dei ragazzi, il punto in cui l’innocenza inizia a svanire. Quello che inizialmente sembrava un’avventura di ragazzi che si divertono, piena di risate e giochi, si trasforma in un viaggio di consapevolezza: i ragazzi non solo affrontano la morte del ragazzo scomparso, ma anche le sfide della crescita. La loro amicizia, pur restando solida, inevitabilmente si evolve, poiché la vita stessa li porterà a prendere strade diverse.
Gordie, diventato adulto, riflette sul fatto che non ha mai più trovato amici come quelli che aveva a dodici anni. Questo non significa che gli altri legami che ha costruito non siano stati importanti, ma che quell’amicizia era unica, pura e profondamente legata a un momento della vita che non tornerà mai più. È come se quell’esperienza fosse stata il culmine di una fase della vita che, una volta superata, non può più essere replicata, proprio come non si può tornare a essere bambini.

IL CONFLITTO INTERNO E L’AMICIZIA COME CATALIZZATORE PER LA CRESCITA PERSONALE
Un altro aspetto interessante è come l’amicizia spinga i ragazzi a confrontarsi con se stessi e a evolversi. Ogni ragazzo ha le proprie lotte interiori, come la paura di non essere all’altezza delle aspettative, o la rabbia per le ingiustizie che ha subito. L’amicizia permette loro di confrontarsi apertamente con queste emozioni, spesso attraverso il dialogo diretto o anche con il semplice fatto di essere lì per l’altro. In questo modo, l’amicizia non è solo una forma di sostegno, ma anche uno strumento che aiuta i ragazzi a crescere come persone, a riconoscere i propri limiti e a imparare ad affrontare le proprie vulnerabilità.
L’AMICIZIA CHE RESTA NEL CUORE
Infine, “Il corpo” ci insegna che l’amicizia vera non si misura solo attraverso la quotidianità o la durata, ma attraverso la profondità del legame e la sua capacità di resistere al tempo e alle difficoltà della vita. Anche se i ragazzi si separano e intraprendono vite diverse, il ricordo di quel viaggio, della loro amicizia e della crescita condivisa rimarrà per sempre con loro. È un’amicizia che non si dissolve con l’andare degli anni, ma che resta impressa nella memoria, come una parte fondamentale del loro passato.

COSA CI HA LASCIATO QUESTO LIBRO?
“Il corpo “ di Stephen King ci ha fatto riflettere molto sul valore dell’amicizia.
Il libro ci mostra come l’amicizia possa essere un rifugio nei momenti difficili, come quella che i protagonisti trovano nel loro gruppo. Nonostante le difficoltà familiari, i ragazzi si sostengono a vicenda, dimostrando che un vero amico è sempre lì per aiutarti, anche nei momenti più bui. Inoltre, l’amicizia permette di crescere insieme: ognuno di loro affronta le proprie paure e sfide, imparando dagli altri e diventando più forte.
Un altro aspetto che ci ha colpito è la lealtà che c’è tra di loro. Nonostante le differenze, sono pronti a sacrificarsi per proteggere gli amici, un vero segno di amicizia sincera.
Il libro ci ha anche insegnato quanto sia importante ascoltare senza giudicare, perché spesso un amico ha solo bisogno di essere compreso. Infine, ci ha fatto capire che alcuni rapporti sono unici e lasciano un segno duraturo nella nostra vita. “Il corpo” ci ha ricordato che l’amicizia vera è quella che ci aiuta a crescere, ci sostiene nei momenti difficili e ci accompagna nel nostro percorso, anche quando il tempo ci separa.

 

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