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“Sostiene Pereira” di Antonio Tabucchi è un romanzo ambientato nel Portogallo, precisamente Lisbona, nel 1938 in pieno regime dittatoriale salazarista. Racconta la storia di un uomo che, collegato con il suo passato, è come se avesse perso il senso della vita ma che ritroverà soprattutto grazie a incontri significativi che lo porteranno a riflettere e ad uscire dallo stato di intorpidimento in cui si trova. Il protagonista, il dottor Pereira ,è il responsabile culturale di un quotidiano cattolico “Lisboa”. Da quando ha perso la moglie, malata di tisi, conduce un’esistenza piuttosto chiusa e isolata, dominata dal suo ricordo. Pensando così alla morte ,suo pensiero costante ,un giorno, la sua attenzione viene colpita da un saggio filosofico su questo argomento scritto da un certo Francesco Monteiro Rossi. Pereira lo contatta e gli propone di scrivere necrologi per i grandi personaggi del presente. Monteiro, pero ,giovane attivista contro il regime nel Portogallo, scrive articoli non adeguati al tempo perché non passerebbero la censura e Pereira si oppone alla loro pubblicazione. Intanto ,in seguito a problemi di salute ,il giornalista è costretto a recarsi presso una clinica talassoterapica e qui conosce il dottor Cardoso al quale rivela di non avere più certezze. Il medico gli fa comprendere il motivo del suo disagio interiore e spinto dalle sue riflessioni, tornato a casa ,decide di aiutare Monteiro quando, ricercato dalla polizia, gli chiederà aiuto. Monteiro Rossi viene ucciso dalla polizia in casa di Pereira che ,in seguito all’uccisione del giovane amico, deciderà di denunciare la violenza del regime prima di abbandonare il Portogallo.
La vicenda è raccontata da un narratore esterno che fa costantemente uso dell’espressione “sostiene Pereira” nel corso di tutto il romanzo, probabilmente per non assumersi responsabilità nei confronti del lettore e attribuirla a Pereira; è lui che si assume la responsabilità in prima persona della verità che sta affermando. La trama del romanzo è lineare ,non ci sono salti temporali (solo brevissimi flashback durante i quali il protagonista si abbandona per un attimo alla nostalgia) e la fabula coincide con l’intreccio. La lettura risulta scorrevole perché il linguaggio utilizzato è semplice. Nel testo predominano i dialoghi di Pereira con tutti i personaggi e i monologhi con sua moglie defunta.
Questo romanzo attira la nostra attenzione per diversi motivi. Tabucchi, attraverso la storia del protagonista ,rivela il periodo della dittatura di Salazar in Portogallo ma ,oltre a rendere testimonianza di un periodo tragico e non facile per questo Paese, ha voluto rappresentare anche la situazione italiana di quegli anni riportando in noi la memoria delle violenze subite dai nostri connazionali. L’autore rende testimonianza di quegli anni in modo implicito, attraverso i necrologi di Monteiro Rossi su Gabriele D’Annunzio e Marinetti, scrittori dipinti, per la loro posizione favorevole al fascismo in Italia ,con pesanti termini. Quello che colpisce e fa riflettere è il comportamento del protagonista di fronte alla situazione politica vissuta dal suo Paese. Vive tale situazione in modo completamente distaccato e questo, considerato che è un giornalista e come tale dovrebbe avere un impegno sul piano etico e politico, desta indignazione. Pereira, però, è anche un uomo che possiede, come tutti, le sue fragilità e non può essere condannato ma compreso. La fragilità è in ognuno di noi e nessuno deve credersi onnipotente ,perfetto ,indistruttibile. La vita è fatta di cadute, di lotte; l’importante è rialzarsi!!!! Bisogna soltanto essere in grado di ritrovare quel l’energia che risvegli le passioni, i sogni e confini la paura. Questo è quello che ha vissuto il protagonista del romanzo. Dopo la morte della moglie, vive estraniato dal mondo che lo circonda ma grazie all’incontro e al sostegno di alcune persone, uscirà dal torpore in cui ha vissuto e affronterà senza paura la realtà, per quanto cruda e spietata.
Quindi non puoi non affezionarti a questo personaggio che ci viene presentato come una persona buona, piena di dubbi su di se e sul mondo. Pereira si pone sempre domande e non comprende la ragione del suo comportamento. Probabilmente è questo che attrae, il fatto che la crisi di questo individuo è la crisi di tutti noi. Dopotutto è un personaggio che è paralizzato nell’agire, si è semplicemente addormentato; si è perso ma poi si è ritrovato. Quindi, il messaggio che dobbiamo ricavare dal romanzo: non è mai troppo tardi per reagire! La nostra esistenza è fatta di varie fasi, di diverse stagioni; l’importante è ritrovarsi e vivere il momento per rinascere .