Il corpo 2025, Laboratorio, Un libro tante scuole

Recensione de ‘Il corpo’ di Stephen King


Antonio Avino

Itis Majorana - Somma Vesuviana

Nome Scuola

Itis Majorana

Città Scuola

Somma Vesuviana

Recensione de ‘Il corpo’ di Stephen King

Il tema della paura è da sempre uno dei pilastri principali del genere horror, e Stephen King ne è senza dubbio uno dei maestri indiscussi. La sua abilità nel sondare le profondità oscure della psiche umana, mescolando il sovrannaturale con le inquietudini più terrene, ha fatto di lui un autore fondamentale non solo per gli appassionati di horror, ma anche per chi si interessa a questioni più universali, come il coraggio, la solitudine e la lotta contro l’ignoto. Nel panorama contemporaneo, l’horror non è più solo il regno degli adulti, ma si rivolge sempre più anche ai giovani, un pubblico che, forse più degli altri, è attratto dalla tensione e dall’adrenalina che un buon racconto dell’orrore può offrire. I giovani lettori, infatti, sono particolarmente sensibili alla paura, ma anche al suo superamento, e l’horror diventa spesso una metafora per le paure reali della vita quotidiana, come l’emarginazione, la crescita e le sfide dell’adolescenza. Prendendo spunto dai podcast pubblicati nell’area riservata del Salone del Libro di Torino, emerge come la letteratura horror possa diventare una chiave di lettura potente anche per la generazione più giovane. I dibattiti su questi temi, infatti, evidenziano come il genere horror non sia solo un mezzo per raccontare storie spaventose, ma anche uno strumento per esplorare i limiti umani, la psicologia dei personaggi e le dinamiche sociali, offrendo ai giovani lettori una via per affrontare le proprie paure in modo simbolico e distaccato. Stephen King, ad esempio, in opere come Ito Carrie, non solo crea universi dove il terrore prende forme iconiche e surreali, ma esplora anche le dinamiche di gruppo, il senso di appartenenza, il bullismo e l’incomprensione che i giovani spesso affrontano. Questi temi, trasposti in contesti sovrannaturali, permettono ai lettori di confrontarsi con le proprie ansie e insicurezze in modo catartico, permettendo una riflessione sulle sfide quotidiane. L’horror, quindi, diventa una lente attraverso la quale i giovani possono osservare e comprendere le loro paure, ma anche un modo per esorcizzarle. Nella contemporaneità, l’approccio al genere si è evoluto, con autori che sanno parlare direttamente ai giovani, ma senza rinunciare alla profondità e alla complessità dei temi trattati. Il genere horror, in definitiva, si conferma un terreno fertile per la crescita emotiva e psicologica dei giovani lettori, permettendo loro di esplorare, con un mix di paura e fascino, le tematiche universali dell’esistenza, della lotta interiore e del coraggio di affrontare l’ignoto. Il corpo di Stephen King, pubblicato nel 1982, è un racconto che si allontana dal classico horror per esplorare il tema dell’adolescenza e della crescita. Ambientato negli anni ’60, narra la storia di quattro ragazzi che intraprendono un’avventura alla ricerca del corpo di un bambino scomparso, affrontando allo stesso tempo le loro paure, le loro insicurezze e la fine dell’infanzia. King riesce a mescolare la suspense e l’emozione con una riflessione profonda sui legami di amicizia e sulla perdita dell’innocenza. Con uno stile sobrio e incisivo, Il corpo è un’opera che, pur priva di elementi sovrannaturali, risulta straordinariamente potente nel suo esplorare i temi universali della crescita e della morte. Un classico che rimane nel cuore dei lettori per la sua delicatezza e la sua intensità emotiva.

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