Caro diario,
oggi vorrei fare il punto su un argomento che mi sta particolarmente a cuore: LE PAROLE. Sì proprio così, sono certa che le parole abbiano un peso, ma la domanda che non mi sta lasciando da qualche tempo è: “ma che parole uso?”. È semplice dare giudizi sulle espressioni adoperate dagli altri, ma su di me magari sono spesso stata troppo benevola… Be’ ora sono certa di poterti rispondere di: Sì io uso SOLO parole che fanno bene. Tu, caro diario, sai anche il perché, ti ho già accennato qualcosa ma oggi voglio dirti tutto.
Quando andavo alle elementari qualche volta mi è capitato di sentire queste parole poco “affettuose” nei miei confronti, anche alle medie in verità. Comunque io ero sempre la STRANA, quella SOLA, la GUASTAFESTE di turno e la cosiddetta “ROMPISCATOLE”. Caro mio, sono stata sempre criticata perché non riesco a staccarmi dalle regole, io sono proprio attaccata alle regole e insomma, che vuoi farci, per questo venivo considerata la MAESTRINA. Arrivavano alle mie orecchie parole del tipo: lei è sola, lasciamola perdere, non la calcola nessuno, non vale nulla, è invisibile per noi… Lo sai come ho reagito? Chiudendomi in me stessa e dicendomi da sola “Sì, ma che mi importa io basto a me stessa”. Solo che dopo un po’ mi ero stancata di essere sola, così ho cominciato ad avvicinarmi ad alcune bambine che, non so per quale strana magia, non mi hanno allontanata. E mi sono fatta delle amiche che mi hanno compresa. Loro mi hanno aiutato a far uscire la vera me stessa, quella ragazzina allegra e spensierata che giocava ancora con le bambole e che guardava ancora i cartoni animati… che male c’è?
Ora è passato qualche anno e so che questa sono io, certo non posso piacere a tutti, ma sono riuscita a capire che devo concentrarmi non solo sui commenti negativi, ma anche su quelli positivi delle persone che mi volevano e che mi vogliono bene.
Ecco caro diario ora sai tutto per filo e per segno, e sai anche che amiche spettacolari ho incontrato!
Be’ ora è arrivato il momento di salutarci, il dovere mi chiama. I compiti sono ancora lì ad attendermi. Tua sempre…