Le fonti dell’informazione passano sempre di più attraverso internet, ed ora, anche sui social; ma saranno tutte affidabili?
I giovani si informano tramite social e sono più selettivi negli argomenti su cui tenersi aggiornati, un evento inevitabile, data la valanga di informazioni che li sommerge. Il giornale cartaceo cade sempre più in disuso mentre a fornire le informazioni ci pensano i siti. Ci sono tre motivi per cui gli adolescenti prediligono le piattaforme digitali: la convenienza, l’accessibilità immediata e la percezione che i social media offrano una prospettiva più variegata ed aggiornata.
Sono tanti gli esempi che si possono fare per dimostrare quanto i social possano determinare la diffusione di una notizia, specialmente tra i ragazzi: nel Novembre scorso, è stato proprio sui social che il tragico caso Cecchettin ha avuto una tale visibilità mediatica, più che sugli altri canali, per non parlare di quanto abbia girato il video degli studenti manifestanti di Pisa mentre erano picchiati dalle forze dell’ordine.
I social network, dunque, sembrano essere la nuova frontiera dell’informazione, ma alcune piattaforme si prestano più di altre a veicolare notizie. Instagram, Tik tok, Twitter, Facebook sono più interpellati degli altri per scovare le novità.
Su Tik tok l’interazione dei giovani si sposta a favore di formati informativi rapidi e facilmente digeribili, come brevi video, che si adattano allo stile di vita dinamico dei giovani. Twitter si comporta allo stesso modo ma con brevi messaggi chiamati tweet.
Instagram è una via di mezzo tra questi due canali: presenta brevi video come Tik tok, ma ha anche la comunicazione tramite post, come Twitter.
Persone famose sui social, definite influencer, godono di una grande visibilità senza essere professionisti dell’informazione e diffondono notizie legate al marketing o alla loro esperienza personale. Ma le notizie che gli influencer fanno circolare non sempre sono considerate attendibili perché possono essere stati pagati per parlare o agire in un determinato modo: lo scandalo del pandoro Balocco, in cui è rimasta coinvolta la nota influencer Chiara Ferragni, ne è una dimostrazione lampante.
Per questa ragione sarebbe meglio educare i giovani a saper distinguere i canali di informazione attendibili da quelli ingannevoli.