Cronache, Internazionale Ferrara 2022

Nel mondo


Giulia Malaguti e Sofia Righetto


L’ultima giornata del Festival di Internazionale a Ferrara è stata inaugurata dalla rassegna stampa di Jacopo Zanchini, integrata dagli interventi della giornalista Orietta Moscatelli e il rappresentante della commissione europea Massimo Gaudina. L’evento, tenutosi domenica 2 ottobre presso Palazzo Naselli Crispi, ha preso in esame testate internazionali tra le quali New York Times, Le Monde, Le Pais, The Economist, The Jerusalem Post e riviste come Der Spiegel, mettendo in primo piano diversi fenomeni di risonanza mondiale.

La quasi totalità dei quotidiani selezionati ha sottolineato gli effetti della guerra in Ucraina. Il tema risulta trasversale perché l’aumento dei prezzi delle risorse russe ha determinato una crisi energetica globale. Massimo Gaudina riporta però l’attenzione sull’Europa, soffermandosi sull’inflazione, difficile da sanare a causa della condizione dei diversi paesi dell’UE – il tema del nucleare e le materie prime, l’importanza attribuita ai vari paesi e il debito nazionale -, ma superabile solo grazie a una risposta unitaria. In ragione dell’attuale divergenza di vedute, viene ricordata l’azione della Germania che, sola tra tutti, mette a disposizione della propria popolazione 200 miliardi di euro come fondo anticrisi. Unica voce discordante è l’India che, distaccandosi dal blocco occidentale, ritiene più conveniente astenersi dalla condanna della Russia a causa di interessi economici e militari.

Analizzando di volta in volta le varie situazioni nazionali, sono state evidenziate le criticità strettamente legate al Paese in questione: la Francia e la Spagna lasciano spazio alla cronaca degli avvenimenti rispettivamente di Africa francofona e America latina per affrontare questioni di carattere geo-politico ed elettorale. Altra importante sezione della rassegna è stata dedicata all’Inghilterra, di cui vengono discusse la Brexit, la conseguente crisi della sterlina e il rinnovato orientamento politico della classe dirigente; oltre a ciò vengono evidenziati gli scontri della Palestina con lo stato di Israele e con il Libano.

Si sono infine trattati temi di carattere artistico e culturale, considerati “più domenicali”.

Nota: Le testate prese in esame sono state nell’ordine New York Times, Le Monde, Le Pais, Ouest France, Moscow Time, La Vanguardia, Der Spiegel, Folha de S. Paulo, Correio Braziliense, The Sunday Telegraph, The Economist, The Spectator, Independence, The Jerusalem Post, Süddeutsche Zeitung e The Times of India.

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