Cronache, Internazionale Ferrara 2022

Meteorologia: la scienza per comprendere ciò che la natura ci dice


Francesca Polo e Sara Zerbini, Liceo Ariosto Ferrara


Il nostro pianeta sta attraversando un momento di profondi cambiamenti a livello climatico che impattano sulla condizione di vita della popolazione. La meteorologia si pone l’obiettivo di studiare gli eventi atmosferici, con l’intento di prevederli e soprattutto prevenirli. Questo è stato il tema principale dell’incontro A pranzo con Federico Grazzini, Non ci sono più le mezze stagioni, condotto dalla giornalista di Internazionale Giulia Testa che ha visto come ospite appunto Federico Grazzini, meteorologo impiegato presso Arpae Emilia-Romagna e l’Università Lmu di Monaco di Baviera.

Per tanti anni il sistema meteorologico in Italia è stato su base regionale, al contrario degli altri Stati europei, dotati invece di un servizio nazionale centralizzato. Solo recentemente è stata fondata l’agenzia Italiameteo che agisce a livello nazionale stringendo accordi con ciascuna regione. Questa agenzia però è dotata di fondi bassissimi e ciò costituisce un impedimento nel raggiungimento di risultati soddisfacenti.

Poiché, come è già stato detto, siamo in un periodo in cui si verificano eventi meteorologici nuovi, bisogna valutare con più sequenzialità gli scenari che vengono proposti dalla scienza e muoversi in anticipo per allertare la popolazione. Il principale pericolo è l’estremizzazione del ciclo idrologico, in quanto ogni giorno aumentano gli eventi sia di siccità che di pioggia intensa. E’ necessario rendere più efficace e tempestivo il modo di comunicare le notizie meteorologiche alla cittadinanza. Infatti è il comune, in quanto unità amministrativa più piccola, che dovrebbe svolgere questo ruolo, ma che spesso fatica a gestire queste emergenze essendo oberato di lavoro e disponendo di un personale ridotto. 

Si è poi discusso in maniera più specifica della professione di meteorologo. Come racconta Federico Grazzini, fin da bambino ha avvertito un richiamo naturale nel cercare di comprendere il tempo e la natura, che spesso ci parla senza che noi ce ne rendiamo conto. Affrontando un tema attualmente molto discusso, Grazzini ha concluso rispondendo ad una domanda: è opportuno per un meteorologo dedicare più tempo alla divulgazione riguardo al cambiamento climatico? Lui preferisce dedicarsi alla ricerca, che è il fondamento della divulgazione. Quest’ultima, ribadisce, non deve essere delegata a terzi, ma deve essere fatta da professionisti, capaci di svolgere con competenza i propri studi e di fornire alla cittadinanza maggiori strumenti per comprendere questi temi.

Insomma, l’incontro ha affrontato temi centrali, attuali e urgenti nel dibattito pubblico italiano e internazionale.

 

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