A partire da Bucoliche, Georgiche o Eneide, quindi, ogni studentessa/studente è stato chiamato a creare il profilo di un personaggio incontrato, ad immedesimarsi nel mondo delle sue emozioni, a chiamarle con il loro nome, a definirle e riconoscerle come attuali e sempre vive, a porre domande al personaggio-persona con interviste immaginarie, a produrre riflessioni in chiave attuale.
Abbiamo creato un reportage fotografico, cioè una galleria di immagini legate ai personaggi virgiliani.
Poi abbiamo fatto di più: le immagini hanno preso vita, animandosi e delineando una specie di anatomia del mondo interiore.
Allora, abbiamo interrogato le dramatis personae, che ci erano divenute familiari, amiche: da qui prendono avvio le nostre interviste immaginarie.
Le risposte che abbiamo ottenuto ci hanno permesso di ritornare al futuro, nel nostro mondo di oggi, di scrivere riflessioni ed articoli.
Ci sembra di aver fatto un buon lavoro, rispettando varie tipologie testuali e comunicative.
Condividiamo con tutti Voi il risultato, sicuri che le parole che abbiamo usato vi suoneranno familiari e vi emozioneranno, come hanno fatto con noi.