Oggi nella sala Madrid del centro congressi del Salone Del Libro di Torino Irene graziosi ha presentato Diane Williams, scrittrice statunitense.
La presentatrice servendosi di una serie di domande argute è riuscita a entrare in stretto contatto con la scrittrice che ha rivelato al pubblico parte della sua vita privata e aneddoti riguardo alla sua vita lavorativa, nonché la sua passione.
Per iniziare Irene Graziosi ha chiesto quale fosse stato lo spunto che l’ha ispirata nella scrittura della sua ultima raccolta di storie, alla quale Diane ha risposto riferendosi non solo al suo ultimo lavoro, ma anche al suo usuale processo di scrittura. Lei infatti è completamente pervasa dalla realtà che la circonda, la stessa che le offre tutti gli spunti per scrivere: da due innamorati in un parco a un sogno fatto da suo marito.
I suoi racconti vengono spesso considerati flash fiction, espressione inventata in tempi moderni e attribuita ai suoi scritti. Per quanto la riguarda però, scrivere storie brevi è l’unico modo che ha per esprimersi. A proposito di questo riprende le parole di uno scultore: “Se fossi un pero farei le pere, ma sono uno scultore e faccio le sculture e semplicemente mi escono così”, riferendosi alla naturalezza del suo modus operandi.
Un ruolo molto importante nelle sue storie lo hanno anche gli oggetti, che assumono un grande ruolo evocativo, e confessa di passare gran parte delle sue giornate da sola a scrivere. Proprio per questo motivo, ciò che la circonda riesce a rivelarle altre prospettive che prima non avrebbe considerato.
In ultimo le viene fatta qualche domanda sulla sua rivista letteraria Noon, nella quale da voce a tutti quegli scrittori che non riescono ad emergere, proprio in questo senso reputa Noon un rifugio e uno spazio sicuro per tutti coloro che scrivono in modo non convenzionale.
Con le sue parole e la sua leggerezza, Diane è riuscita a coinvolgere il pubblico, raccontando qualcosa in più sull’arte dello scrivere.