Cronache, Internazionale a Ferrara 2025

La nuova era dell’impero: partire dal passato per comprendere il presente


Anita Martino, Lucia Musso, Camilla Occhiali

Liceo Ariosto, Liceo Alfieri - Ferrara, Torino

Se cerchiamo di passare oltre e di non considerare cosa è successo nel passato, come possiamo pretendere di comprendere il presente?

Il razzismo e il colonialismo inevitabilmente governano ancora il mondo. Il 5 ottobre, durante l’incontro di Internazionale Ferrara 2025 al cinema Apollo, sull’argomento abbiamo avuto modo di ascoltare il professor Kehinde Andrews, dell’Universitario di Birmingham in merito a ciò. Egli ha fornito al pubblico un quadro storico e statistico generale sulla condizione degli stati africani: tale condizione, la quale, come sappiamo, è assai complessa, caratterizzata da profonde disuguaglianze, cattiva gestione del potere politico e problematiche come il cambiamento climatico e la mancanza delle risorse fondamentali.

In particolare un argomento che a Andrews sta a cuore è quello della schiavitù. Questo fenomeno, da sempre protagonista tra i maggiori problemi del mondo, ha provocato in Africa un arretramento notevole, manifestatosi attraverso la mancanza di scuole, strade ed infrastrutture e lasciandosi alle spalle solo sfruttamento. Distrusse inoltre la sua economia e portò ad un calo demografico non indifferente.

Il professore ha poi messo il pubblico davanti ad un quesito importante: come possiamo spiegare la povertà? Tale condizione ha avuto inizio nel 1886, quando le principali potenze europee hanno iniziato a spartirsi gli stati africani. Con l’abolizione della schiavitù, gli schiavi avrebbero dovuto ottenere una condizione di totale libertà, che tuttavia non è stata loro concessa poiché sono stati obbligati a subire un periodo di transizione, durante il quale sono stati costretti a lavorare nelle piantagioni americane per imparare ad essere liberi.

A molti ascoltatori sorgono dubbi in merito alla corruzione dell’Africa, ma Andrews ha già la risposta pronta dichiarando che la corruzione non è da attribuire al popolo africano, ma piuttosto alle industrie e alle aziende europee che si sono appropriate del patrimonio liquido del continente, investendolo però in Europa.

In conclusione bisogna capire il sistema e la logica che governano il mondo per comprendere ciò che ci circonda: la “nuova era dell’impero” significa che le pratiche politiche sono sempre le stesse e le abbiamo solamente dimenticate. Non è mai tutto finito: molti pensano che il fenomeno del razzismo non esista più, ma in realtà è più attuale di quanto pensiamo.

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