Durante la giornata conclusiva del Salone Internazionale del libro, presso l’Arena Bookstock del Padiglione 2, Jennifer Niven ha presentato da Parigi il suo ultimo libro Respiro solo se tu.
L’autore Fabio Geda ha guidato un uditorio molto giovane alla scoperta del rapporto tra finzione e biografia relativamente alla letteratura di Jennifer Niven, molto vicina alle problematiche e alle emozioni adolescenziali.
In particolare, Raccontami di un giorno perfetto, pubblicato da DeAgostini nel 2015, si focalizza sul tema del suicidio, seconda causa di morte tra i giovani secondo l’OMS.
Sul palco era presente, infatti, una volontaria dell’associazione La tazza blu, nata dalla volontà di una madre, che in seguito al suicidio della giovane figlia 17enne, ha deciso di sensibilizzare e fare prevenzione sulla salute mentale dei giovani.
Il tema è molto caro all’autrice, che scrive i suoi libri mossi dalla volontà di abbattere lo stigma e la vergogna che aleggiano attorno alla sofferenza psicologica.
Alle critiche degli educatori spaventati che temono che le sue storie influenzino negativamente i pensieri degli adolescenti, Jennifer Niven risponde che il problema sta in realtà nel non dare voce e non accogliere senza giudizio il problema.
Anche Respiro solo se tu si rivolge ai giovani e narrando la storia di Claudine, il cui entusiasmo per l’inizio del college, viene stroncato dalla notizia della separazione dei suoi genitori. A questo punto, la madre decide di trasferirsi insieme alla ragazza in un’isola abitata da 31 persone, in cui Claudine conoscerà un suo coetaneo grazie al quale vivrà un intenso amore.
L’idea dell’intreccio si sviluppa dall’esperienza biografica dell’autrice, che grazie alla letteratura, riesce a ricordare e a metabolizzare questo momento buio.
Da qui Fabio Geda ha espresso una riflessione suggestiva sul ruolo della letteratura all’interno della vita quotidiana: essa aiuta l’uomo a fermare su carta i propri pensieri, dare loro ordine e prenderne consapevolezza. Geda ha in seguito evidenziato la ricorrenza nel romanzo dell’immagine di un pavimento che crolla sotto i piedi, invitando l’autrice a illustrare i “materiali con cui ricostruirlo”. “Resilienza, forza che non si sa di avere, umorismo, amore, empatia verso sé e verso gli altri.”: questi sono gli elementi indispensabili per ritrovare un equilibrio.
L’amore è un tema declinato in diverse forme e raccontato efficacemente dall’autrice, che rivela di sentire una forte responsabilità, per adempiere alla quale tenta di trasferire su carta l’amore incondizionato ricevuto dalla premurosa madre.
Così Fabio Geda conclude la presentazione “Non c’è nulla di cui la letteratura non possa parlare.”, innalzando una lode alla spensieratezza con cui la letteratura è in grado di affrontare qualsiasi dinamica.