Cronache, Pordenonelegge 2025

Invito al viaggio: da Parigi a Venezia (soprattutto ritorni)


Chiara Iezzi

Liceo Michelangelo Grigoletti - Pordenone

Nella giornata del 19 settembre 2025, nell’Auditorium Largo San Giorgio, si è tenuto l’incontro “Invito al viaggio: da Parigi a Venezia (soprattutto ritorni)”, assieme agli autori Claire Judde de Larivière ed Umberto Alberini, presentato da Elena Commessatti.

 

La scrittrice francese Claire Judde de Larivière racconta la storia della Venezia del 1500 e la racchiude nel libro Avviso al popolo! Vite veneziane del Cinquecento, un susseguirsi di testimonianze, che non sono retorica, ma realtà di ciò che vivevano gli uomini e le donne che hanno popolato e intessuto la trama del passato.

“La storiografia ha deciso di valorizzare il popolo minuto, l’invisibile”, afferma l’autrice, spiegando come il suo interesse per le figure minori, protagoniste di cronache quotidiane, sia nato studiando i numerosi volumi antichi, presenti nell’archivio della Laguna. Accenna dunque a curiosi aneddoti, come il prezzo di due sgombri per acquistare le cheap prints, stampe economiche di immagini, ricette o semplici preghiere.

 

Lo scrittore italiano Umberto Alberini, invece, nel libro Paris, Paris! La città e la cultura da Monet a Sartre, ci racconta la trasformazione della capitale francese del 1860-70: da centro medievale, a moderna città europea figlia dell’illuminismo, brulicante di idee libere. “Innamorato di Parigi attraverso la mappa”, Alberini plasma il suo lavoro come un itinerario, che ospita biografie di artisti. Donna di spicco che sceglie di raccontare, è “l’autrice modernista” Gertrude Stein, mentore di Hemingway, che lo introdusse nella scena artistica parigina.

 

La mutevole Parigi e la compiuta Venezia, infine, hanno un passato comune. Sono state sorprendentemente moderne, sia per l’avanguardia ecologica, sia per l’affascinante ricchezza del pluralismo etnico. In queste due città “lingue, religioni, culture si mescolano”, rendendole scrigni preziosi di società che portano “sempre punti di vista nuovi”.

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