La libertà: questa è la protagonista del nuovo libro ‘Iris, la libertà’ di Walter Veltroni, edito da Rizzoli. In particolare la libertà su cui si concentra è quella che ci è stata donata dal sacrificio della resistenza partigiana, di cui Iris Versari faceva parte. Al tema della libertà è stato legato quello della ribellione mossa dai giovani che, sperando in qualcosa di diverso dall’unica realtà che conoscevano, si sono battuti anche a rischio di perdere la vita, come è successo in molti casi, compreso quello di Iris. La riflessione sul sacrificio ha inevitabilmente condotto la discussione alla questione storica e attuale del debito che la nostra società ha nei confronti della gioventù partigiana, della quale il ricordo deve essere necessariamente conservato per rendersi conto del valore della nostra libertà. Questo ha portato ad una riflessione sul presente e sui tempi difficili che la nostra democrazia sta vivendo. In particolare l’autore si è espresso sull’indifferenza, definita come atteggiamento spesso adottato dagli italiani nei confronti di determinate situazioni politiche, come il fascismo o il terrorismo degli anni 70. Se da una parte questo tratto caratteristico è una soluzione che rapidamente permette di ricominciare e ricostruire, dall’altra espone ad un grosso rischio: quello di non fare i conti con la storia. Veltroni ha infine sottolineato l’importanza della politica come dialogo e dello strumento del voto come mezzo per imprimere un cambiamento e non rimanere, appunto, indifferenti.
