Leggere libri è fonte di felicità. Questa è la frase che ci colpisce maggiormente all’inizio dell’incontro con Davide Morosinotto, autore de “Il figlio del mare“, Mondadori, che partecipa on line a causa delle avverse condizioni meteo di questi giorni in Emilia Romagna. L’incontro è moderato dai ragazzi del gruppo di lettura “Libera_mente” di Cuneo.
Il libro ci racconta la storia di Pietro, un ragazzo di quattordici anni, il cui lavoro è custodire i maiali del signore di Ateste. Mentre Pietro trascorre tranquillamente la sua esistenza, un cavaliere porta un’orribile notizia: gli Unni stanno arrivando per attaccare Ateste! Siamo nel 452 d.C. e Pietro deve andare in guerra per proteggere la sua amata città. Parte con il suo amico Tito, conosciuto agli addestramenti militari e, durante quella difficile esperienza, stringe un legame speciale con Giustina, una giovane nobile. Pietro e Giustina si ritroveranno a vedere la nascita di una città destinata a diventare la più famosa e ricca del mondo: Venezia.
Non sveliamo altro del libro, lasciamo ai lettori il gusto della scoperta del susseguirsi delle vicende e del finale.
In quest’incontro, abbiamo scoperto qualcosa di più su Davide Morosinotto che si definisce uno scrittore giardiniere: pianta un seme e vede crescere la storia del libro, quindi non ha già tutto chiaro nella mente come lo scrittore architetto che progetta tutto prima di scrivere la storia.