Il bilancio tra economia ed ecologia
Un rapporto di reciproca influenza
Da sempre il mondo è stato soggetto a importanti cambiamenti, in particolare negli ultimi
secoli il cambiamento maggiore è stato rappresentato dal clima, accompagnato
dall’economia. Infatti, per quanto le due cose possano sembrare scollegate, i due fattori
sono nettamente influenzati l’uno dall’alto.
Per esempio l’agricoltura, che ha una grande importanza in quanto fonte di materie prime,
dipende fortemente dalle temperature, a loro volta influenzate dalle attività umane
soprattutto negli ultimi anni. In generale maggiori sono le temperature, maggiori sono i
prezzi. Chiaramente è un effetto che si manifesta diversamente in base alle regioni
interessate; distinguiamo due casi: nei Paesi freddi i prezzi tendono ad alzarsi nelle stagioni
più calde per poi scendere nuovamente in quelle fredde. Questo non succede nei Paesi
caratterizzati da climi caldi, in cui i prezzi salgono rimanendo alti tutto l’anno. Pertanto il
cambiamento climatico comporta danni ai fattori primari come agricoltura, allevamento e
raccolta di legame, causati per esempio dalle stagioni irregolari, ma anche a quelli terziari
come il turismo, anch’esso influenzato dalle stagioni.
Ma come detto in precedenza, i climi influenzano l’economia come l’economia influenza
questi ultimi. Basti pensare agli sprechi di materie prime, all’inquinamento causato da un
consumo eccessivo ed inconsapevole o alle attività industriali. Queste non solo causano
gravi danni ambientali, ma continuano nonostante il problema, infatti molti Paesi si sono
mostrati riluttanti nella risoluzione del problema, o hanno addirittura rifiutato di intervenire.
Ciò nonostante l’economia, così come il mondo, si è evoluta nei secoli, per cui per quanto
possa essere un processo lento, si potrebbe passare ad un’economia più ecologica se solo
si volesse.