“Nessuno in Italia ha più influenza della Meloni, se non Taylor Swift”. Queste le parole di apertura utilizzate dal giornalista Michael Braun durante la conferenza “Selfie” che si è tenuta il 4 ottobre 2024 nel cortile del Castello Estense in occasione del festival Internazionale di Ferrara. Braun ha presentato i relatori Anna Bonalume e Carlo Canepa, autori rispettivamente dei libri Un mese con un populista (Tab edizioni, 2023) e Bugie al potere (Mimesis, 2023).
Durante l’incontro Braun ha condiviso una riflessione sul fatto che nella nostra quotidianità sia più frequente informarsi attraverso l’opinione di alcuni politici, piuttosto che tramite documenti di prima mano. Un esempio di ciò è la tematica della immigrazione e, in particolare, il blocco navale promesso dal governo Meloni. Tale azione politica è stata infatti contestata dalla rubrica Pagella Politica di cui Canepa è responsabile editoriale dal 2021. Il blog, basato sul lavoro del fact checking, ha infatti fatto presente che questo provvedimento è irrealizzabile dal punto di vista legale oltre che ininfluente sulla diminuzione degli sbarchi. Su questi ultimi invece influirebbe il cosiddetto pull factor delle ONG che, secondo la politica di Salvini e non solo, avrebbe provocato un incremento delle immigrazioni clandestine, che non sarebbero dovute quindi a provvedimenti interni dei paesi accoglienti. In verità, Pagella Politica ha più volte dimostrato il ruolo secondario delle ONG rispetto a quello predominante che svolgono le stesse organizzazioni italiane nelle azioni di soccorso in mare.
“I selfie hanno preso il posto della messa”: è questo uno degli spunti proposti da Anna Bonalume che ci ha più colpito, perché fa riflettere sull’importanza assunta dal corpo dell’oratore durante i comizi politici. Infatti Bonalume ha raccontato come abbia inseguito Matteo Salvini per ogni tappa della sua campagna elettorale in Emilia-Romagna e in Calabria. A questo proposito ha illustrato l’importanza del linguaggio del corpo durante i suoi discorsi politici, sottolineando il fatto che molti dei partecipanti alla fine di questi eventi “ si mettessero religiosamente in fila in attesa di scattarsi un selfie con lui”. Salvini a detta della relatrice è infatti stato uno dei pochi politici a capire che “una volta finite le ideologie e le divisioni non rimane altro che il corpo e la sua importanza biologica”.
Il suo picco di popolarità si può unicamente ricondurre all’importanza che l’immagine ha assunto nel corso del tempo. Grazie a questo, il successo di Salvini è stato dunque rapidissimo, ma di breve durata perché egli si è dimostrato più volte incoerente con la sua stessa politica, perdendo il consenso dei suoi elettori.